Mondo nuovo

Nell'articolo di oggi parleremo di Mondo nuovo, un argomento che nel tempo ha catturato l'attenzione di tantissime persone. Mondo nuovo è un concetto che ha generato dibattiti e discussioni in diversi ambiti, dal livello personale a quello professionale. Fin dalla sua comparsa, Mondo nuovo ha suscitato l'interesse di ricercatori, esperti e curiosi che cercano di comprenderne ulteriormente il significato e il suo impatto sulla società. Nel corso della storia, Mondo nuovo ha dimostrato la sua capacità di influenzare il modo in cui le persone pensano e agiscono, e in questo articolo esploreremo alcune delle ragioni alla base della sua rilevanza e della sua continua presenza nelle nostre vite.

Disambiguazione – Se stai cercando la rivista omonima, vedi Mondo Nuovo (rivista).
Cromolitografia di F. von Schlotterbeck del 1843 che illustra uno spettacolo di Mondo Nuovo
(VEC)

«Lunardo: "Mio pare, co giera zovene, el me diseva: Vustu véder el Mondo niovo? o vusto, che te daga do soldi? Mi me taccava ai do soldi."»

(IT)

«Lunardo: "Mio padre, quando era giovane, mi diceva: vorresti vedere il Mondo nuovo? o vorresti che ti dessi due soldi? io mi attaccavo ai due soldi."»

Il Mondo nuovo o pantoscopio è uno strumento ottico di intrattenimento popolare, con cui è possibile vedere "vedute ottiche", stampate su carta e colorate a mano, retroilluminate da una candela.

La sua maggiore diffusione si registra tra il XVIII e il XIX secolo, ad opera soprattutto di ambulanti che giravano per le feste di paese, chiedendo un compenso per la visione delle immagini.

Principio di funzionamento

Mondo nuovo con tracolla, Museo di Stato di Württemberg
Mondo nuovo nel Museo di Palazzo Poggi

Simile nel principio alla lanterna magica, ha però un funzionamento opposto, poiché le immagini non vengono proiettate all'esterno, ma, per poterle visualizzare, l'osservatore deve guardare all'interno del dispositivo. Il mondo nuovo è costituito da una cassa di grandi dimensioni, alta quanto una persona o quasi. All'interno è possibile osservare delle immagini costituite da dipinti su carta colorate a mano, spesso con alcuni particolari intagliati, per ottenere in trasparenza, l'effetto giorno-notte di un paesaggio. In tali rappresentazioni sono talvolta calate delle figure umane snodate animate grazie a dei fili.

Caratteristiche

A differenza della lanterna magica, le cui proiezioni potevano essere osservate solamente di notte o all'interno di una stanza buia, il mondo nuovo poteva essere utilizzato durante il giorno, all'aperto, nelle piazze. Così come nel caso della lanterna magica, le immagini utilizzate, potevano avere un uso didattico o di intrattenimento con soggetti che mostravano paesi lontani, paesaggi, cerimonie pubbliche, o di genere fantastico, che però ottenevano maggiore effetto durante la visione notturna.

Tipiche del mondo nuovo erano invece le immagini che raccontavano eventi reali, una sorta di notiziario per immagini particolarmente popolare negli strati più bassi della popolazione analfabeta: divenne particolarmente in voga durante la Rivoluzione francese. In questo caso l'imbonitore poteva illustrare ai fruitori gli avvenimenti narrati dalle immagini. Una scena molto popolare in questo periodo era la decapitazione di Maria Antonietta, poiché la esecuzioni erano considerate fatti di spettacolo, chi non poteva assistervi direttamente si accontentava di queste riproduzioni.

Si tratta del dispositivo del precinema più vicino allo spettacolo del kinetoscopio di Thomas Edison.

Omaggi e citazioni

Porcellana di Frakenthal, Il Mondo Nuovo (1758-1763)

Note

  1. ^ a b Carlo Alberto Minici Zotti (a cura di) Il Mondo Nuovo. Le meraviglie della visione dal '700 alla nascita del Cinema, Milano, Mazzotta, 1988

Bibliografia

  • "Analisi delle lanterne taumaturgiche e delle loro effimere immagini" in Phototeca Anno II N. 4, 1980.
  • Carlo Alberto Minici Zotti (a cura di) Il Mondo Nuovo. Le meraviglie della visione dal '700 alla nascita del Cinema, Milano, Mazzotta, 1988.
  • Sandro Bernardi, L'avventura del cinematografo, Marsilio Editori, Venezia 2007. ISBN 978-88-317-9297-4
  • Donata Pesenti Campagnoni, Quando il cinema non c'era. Storie di mirabili visioni, illusioni ottiche e fotografie animate, UTET Università, 2007. ISBN 88-6008-079-7.

Voci correlate

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