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Vespertilio di Natterer | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Vespertilionidae |
Sottofamiglia | Myotinae |
Genere | Myotis |
Specie | M.nattereri |
Nomenclatura binomiale | |
Myotis nattereri Kuhl, 1817 | |
Sinonimi | |
M.escalerai | |
Areale | |
Il vespertilio di Natterer (Myotis nattereri Kuhl, 1817) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso nell'Ecozona paleartica.
Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 41,5 e 50 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 37 e 43 mm, la lunghezza della coda tra 40 e 48 mm, la lunghezza delle orecchie tra 14 e 18 mm, un'apertura alare fino a 30 cm e un peso fino a 12 g.
La pelliccia è lunga, soffice e setosa. Le parti dorsali sono bruno-grigiastre con la base dei peli bruno-nerastra, mentre le parti ventrali sono bianco-grigiastre con la base dei peli scura. La linea di demarcazione lungo il collo è netta. Il muso è bruno-rosato, largo, privo di peli e con il labbro superiore ricoperto di lunghi peli. Le orecchie sono bruno-grigiastre scure, lunghe, strette e con un incavo a circa metà del margine esterno. Il trago è molto lungo, lanceolato, sottile e curvato in avanti. Le membrane alari sono bruno-grigiastre scure e attaccate posteriormente alla base delle dita dell'alluce. I piedi sono piccoli. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio, il cui margine libero è densamente frangiato. Il calcar è molto lungo e presenta un'insolita forma ad S. Il cariotipo è 2n=44 FNa=52.
Emette ultrasuoni ad alto ciclo di lavoro sotto forma di impulsi di breve durata a frequenza modulata iniziale di 140 kHz e finale di 15 kHz.
In estate si rifugia in gruppi di diverse centinaia di individui nelle cavità degli alberi, negli edifici e nelle bat-boxes, mentre in inverno entra in ibernazione da ottobre e novembre fino a marzo o aprile solitariamente, in piccoli gruppi e più raramente fino a 8.000 esemplari in ricoveri sotterranei naturali od artificiali con temperature di 2-8 °C ed umidità relativa dell'80-100%. Forma vivai con 20-80 femmine e talvolta alcuni maschi a partire da aprile o maggio e solitamente i luoghi vengono cambiati fino a due volte a settimana. Durante il riposo rimane aggrappato alle pareti o le volte con i piedi, comportamento poco diffuso nei Vespertilionidi ma più comune nei ferri di cavallo. L'attività predatoria inizia al crepuscolo, più raramente di giorno e prosegue per tutta la notte. Il volo è altamente manovrato ed effettuato a bassa quota fino a 6 metri dal suolo, alterna battiti d'ala lenti ad altri più rapidi e può rimanere sospeso per breve tempo in aria. Si sposta agevolmente sul terreno dove può anche spiccare il volo. È una specie sedentaria con spostamenti massimi di 185 km.
Si nutre di insetti catturati sul terreno o sulla vegetazione, particolarmente ditteri diurni, tricotteri, imenotteri, aracnidi e in misura minore di lepidotteri, coleotteri, emitteri, dermatteri e chilopodi. Recenti studi hanno evidenziato che può interrompere il letargo per cibarsi insolitamente di larve di lepidotteri
Danno alla luce uno, molto più raramente due piccoli alla volta tra giugno e luglio dopo una gestazione di 50-60 giorni. È in grado di volare dopo circa un mese di vita. Gli accoppiamenti avvengono in autunno e molto probabilmente anche nella primavera successiva. Le femmine diventano mature sessualmente dopo il primo anno di vita. L'aspettativa di vita è fino a 20 anni.
Questa specie è diffusa dall'Europa occidentale e l'Africa nord-occidentale fino agli Urali, l'Iran settentrionale e Israele. In Italia è presente su tutto il territorio e sulla Sicilia.
Vive nei boschi umidi e in ambienti urbani fino a 2.000 metri di altitudine.
Sono state riconosciute 2 sottospecie:
La popolazione del Marocco centrale e dell'Algeria settentrionale è stata riconosciuta come una nuova specie, Myotis zenatius. La popolazione della Corsica è stata riconosciuta come una nuova specie, Myotis nustrale.
La IUCN Red List, considerato il vasto areale e l'abbondanza, classifica M.nattereri come specie a rischio minimo (Least Concern)).