Palazzo Boncompagni Cerasi

In questo articolo esploreremo l'impatto di Palazzo Boncompagni Cerasi in vari ambiti della società contemporanea. Palazzo Boncompagni Cerasi è oggetto di studio e controversia da decenni e la sua influenza spazia dalla cultura popolare alla politica mondiale. Attraverso l'analisi di Palazzo Boncompagni Cerasi, saremo in grado di comprendere meglio come ha plasmato il modo in cui viviamo, pensiamo e ci relazioniamo con il mondo che ci circonda. Dalle sue origini fino alla sua proiezione futura, Palazzo Boncompagni Cerasi continua ad essere argomento di dibattito e riflessione, e questo articolo si propone di esaminare le diverse prospettive che esistono attorno a questo fenomeno.

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo palazzo di Bologna, vedi Palazzo Boncompagni (Bologna).
Palazzo Boncompagni Cerasi
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
Indirizzovia del Babuino, 51
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Ricostruzione1738
Usocivile
Piani3
Realizzazione
Committentefamiglia Boncompagni, Antonio Cerasi

Il Palazzo Boncompagni Cerasi (o Buoncompagni Cerasi) è un palazzo di Roma, nel rione Campo Marzio, in via del Babuino al numero civico 51, nei pressi di piazza del Popolo.

Storia

L'attuale palazzo è stato edificato nel 1738 dal cardinale Ottoboni, duca di Fiano, nello stesso luogo di un preesistente palazzo risalente al Cinquecento di proprietà di Alessandro Grandi. È proprio lo stesso Grandi a costruire, a ridosso dell'edificio, la celebre fontana del Babuino. Il palazzo passa successivamente alla famiglia Boncompagni, dove la costruzione verrà proseguita dalla principessa Maria Eleonora Boncompagni Ludovisi. Nel 1858 passa in enfiteusi perpetua al banchiere Antonio Cerasi: questi due proprietari storici sono ancora comunemente indicati come attuale denominazione del palazzo. Il palazzo è in stile Rococò, elevato dai due ai tre piani attuali dal Cerasi nel 1871, analogamente ad altri edifici della zona. Il portale principale, sormontato da un balcone, è ornato da varie figure, tra cui i caratteristici draghi.

Dal secolo XVI, la celebre fontana del Babuino, con l'omonima "statua parlante" e che finì per dare il nome alla antistante via del Babuino (in precedenza chiamata Via Paolina), era addossata al palazzo, costruita dal Grandi ad uso semipubblico in cambio dell'accesso idrico del palazzo e successivamente riscattata dalla Camera Capitolina. In seguito, essa venne trasferita nel cortile interno al palazzo, mentre dal 1959 è tornata ad ornare la via, anche se in posizione differente al passato, ovvero attigua alla chiesa di Sant'Atanasio dei Greci.

Bibliografia

  • Giorgio Carpaneto, I palazzi di Roma, Roma, Newton & Compton, 2004, ISBN 8879831976
  • Claudio Rendina, La grande bellezza di Roma, Newton Compton, 2014, ISBN 9788854167339
  • Elisa Debenedetti, Roma, le case, la città; Roma; Bonsignori Le case della piazza e dell'antipiazza di Montecitorio: immagine pubblica e proprietà privata, (1998).

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN247430627 · GND (DE7680765-4