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Ponte Duca d'Aosta | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Città | Roma |
Attraversa | Tevere |
Coordinate | 41°55′52.51″N 12°27′38.17″E / 41.931252°N 12.460603°E |
Dati tecnici | |
Tipo | ponte ad arco |
Materiale | cemento armato, travertino |
Lunghezza | 222,30 m |
Luce max. | 100 m |
Larghezza | 30 m |
Carreggiate | 1 |
Corsie | 2 per senso di marcia |
Realizzazione | |
Progettista | Vincenzo Fasolo |
Costruzione | 1936-1939 |
Inaugurazione | 26 marzo 1939 |
Costruttore | Antonio Martinelli |
Intitolato a | Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta |
Mappa di localizzazione | |
Ponte Duca d'Aosta è un ponte sul fiume Tevere a Roma. Collega il lungotevere Flaminio a piazza Lauro De Bosis, nei quartieri Flaminio e Della Vittoria.
Realizzato in cemento armato interamente rivestito di travertino di Tivoli, ha una lunghezza di 222,3 m e una larghezza di 30 m, di cui 21 m di manto stradale più due marciapiedi larghi 4 m ciascuno. Si compone di tre arcate a sesto ribassato di cui la più ampia centrale scavalca interamente il fiume con una luce di 100 m e le altre due, lunghe 25 m e concepite in origine come sfiatatoi delle acque di piena, poggiano interamente sulle opposte golene a quota rialzata rispetto alle banchine.
Ciascuna testata del ponte è affiancata su ambo i lati da ampie scalinate marmoree che dal piano stradale discendono sino alla quota della rispettiva arcata minore; dalla spalla opposta di quest'ultima, altre due rampe più piccole giungono poi al fiume. Sul fianco sud-est, la rampa prossima alla riva è nel tempo crollata e la vegetazione spontanea l'ha ricoperta.
Ai quattro angoli del ponte a livello strada, sorgono cippi larghi 3,5 m e alti 5, anch'essi rivestiti in marmo, illuminati alla sommità e con le facciate decorate da altorilievi – opera degli scultori Ercole Drei, Domenico Ponzi, Oddo Aliventi e Vico Consorti – raffiguranti scene di battaglie combattute nella prima guerra mondiale presso i fiumi Sile, Piave, Tagliamento e Isonzo dalla 3ª Armata comandata dal Duca d'Aosta eponimo del ponte: Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta.
Il "Foro Mussolini" (l'odierno Foro Italico), ideato da Enrico Del Debbio e inserito nel piano regolatore generale del 1931, prevedeva fin dal progetto del 1927 un ponte sul Tevere che ne costituisse lo scenografico ingresso dal quartiere Flaminio, in asse con la stele in marmo intitolata a Mussolini, col retrostante "piazzale dell'Impero" (oggi viale del Foro Italico) e con la fontana della Sfera posta di fronte allo "stadio dei cipressi" (attuale stadio Olimpico) addossato alle pendici di Monte Mario.
Nel 1935 il Ministero dei Lavori Pubblici bandì un concorso-appalto per la progettazione e realizzazione del ponte; furono presentati diciotto progetti, alcuni dei quali a firma di architetti del calibro di Vittorio Ballio Morpurgo, Pietro Aschieri, Giuseppe Vaccaro e lo stesso Del Debbio. Vinse il concorso il progetto di Vincenzo Fasolo e l'ingegnere Antonio Martinelli per l’impresa Aureli si aggiudicò l’appalto; la costruzione ebbe inizio il 21 giugno 1936 e il ponte fu inaugurato il 26 marzo 1939 nell'ambito delle celebrazioni per il ventennale dei Fasci italiani di combattimento.
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