Praepositus sacri cubiculi

In questo articolo esploreremo l'affascinante mondo di Praepositus sacri cubiculi. Dalla sua origine alla sua evoluzione nel tempo, ne approfondiremo il significato, la sua importanza e il suo impatto sulla società odierna. Ne analizzeremo le diverse sfaccettature, dalla sua rilevanza in campo scientifico alla sua influenza sulla cultura popolare. Attraverso un approccio multidisciplinare, metteremo in evidenza le diverse prospettive che esistono attorno a Praepositus sacri cubiculi, offrendo una visione completa e arricchente. Scopriremo così come Praepositus sacri cubiculi abbia segnato una pietra miliare nella storia e resti ancora oggi argomento di studio e dibattito.

Praepositus sacri cubiculi
StatoTardo impero romano
Impero bizantino
TipoFunzionario di corte
Istituito daEtà tetrarchica
Soppresso daEraclio I
SuccessoreParakoimomenos

Il praepositus sacri cubiculi (in lingua latina: "responsabile della sacra camera da letto"; greco: parakoimomenos) era un alto funzionario della corte dell'Impero romano, responsabile capo degli assistenti personali dell'imperatore, i cubicularii, istituito in età tetrarchica.

Il praepositus di norma era un eunuco. Si noti a proposito la somiglianza di significato tra la parola eunuco ("custode del letto") e l'espressione Praepositus sacri cubiculi.

Il Praepositus sacri cubiculi era il gran ciambellano di corte e, come tale, aveva accesso a tutte le camere del palazzo imperiale. Era una sorta di intermediario tra l'imperatore e il mondo: ad esempio, vestiva e incoronava l'imperatore; quando l'imperatore prendeva in mano un oggetto, lo prendeva dalle mani del praepositus. Alle sue dipendenze aveva il Primicerius sacri cubiculi, il Comes castrensis, il Comes sacrae vestis, i Chartularii cubiculi, dai Decuriones III silentiariorum, e dal Comes domorum per Cappadociam (nella corte orientale).

Sebbene non fosse stabilmente un membro, il praepositus sacri cubiculi poteva prendere parte al sacrum consistorium, il concilio imperiale tra l'imperatore e i suoi quattro ministri più stretti. Verso la fine del IV secolo aveva ottenuto il controllo delle proprietà imperiali in Cappadocia.

Il praepositus era anche confidente del sovrano, e nel caso di imperatori deboli poteva diventare una vera e propria eminenza grigia. Raggiunse in taluni casi un potere enorme, decidendo chi saliva e chi scendeva nei favori dell'imperatore accordando o meno udienze. Negli anni 430 san Cirillo pagò una serie di tangenti a ufficiali dell'amministrazione imperiale per far sì che l'imperatore annullasse una decisione favorevole ai suoi nemici nestoriani: la tangente più elevata, 14.400 solidi equivalenti a 200 libbre d'oro, venne pagata al praepositus Chryseros. L'eunuco Eusebio, praepositus sacri cubiculi di Costanzo II, tramò contro il futuro imperatore Giuliano tanto che solo l'intervento della imperatrice Eusebia gli salvò la vita.

Praepositi di rilievo

Note

  1. ^ Nel 326, ma forse già nel 312 (Potter, David Stone, A Companion To The Roman Empire, Blackwell Publishing, 2006, ISBN 0-631-22644-3, p. 199).
  2. ^ Costantino Porfirogenito, De ceremoniis, i.6.57-58.
  3. ^ François Guizot, The History of Civilization: From the Fall of the Roman Empire to the French Revolution, Volume 3, D. Appleton & Company, 1867, p. 204.
  4. ^ De Sainte Croix, Geoffrey Ernest Maurice, The Class Struggle in the Ancient Greek World: From the Archaic Age to the Arab Conquests, Cornell University Press, 1981, ISBN 0-8014-9597-0, p. 177.

Bibliografia