Segue 2

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Segue 2
Galassia nana sferoidale
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneAriete
Ascensione retta02h 19m 06.0s
Declinazione+20° 10′ 31″
Distanza114 a.l.
(35.000 pc)
Redshift-0,000131
Velocità radiale-39 km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia nana sferoidale
Mappa di localizzazione
Segue 2
Categoria di oggetti astronomici

Coordinate: Carta celeste 02h 19m 06s, +20° 10′ 31″

Segue 2 è una galassia nana sferoidale (dSph) situata nella costellazione dell'Ariete alla distanza di circa 110.000 anni luce (circa 35 kpc) dalla Terra verso cui si muove alla velocità di 40 km/s. Ha una forma approssimativamente rotondeggiante con un raggio effettivo di circa 34 parsec. Fu scoperta nel 2009 tramite i dati raccolti dallo Sloan Digital Sky Survey. È una galassia satellite della Via Lattea e quindi fa parte del Gruppo Locale

Segue 2 è una delle più piccole e meno luminose satelliti della Via Lattea (solo Segue 1 e Willman 1 risultano più deboli) con una luminosità intrinseca di circa 800 volte quella del Sole (magnitudine visibile assoluta di ~ 2,5), che è di molto inferiore alla luminosità della maggior parte degli ammassi globulari. Tuttavia, con una massa corrispondente a circa 550.000 masse solari, ha un rapporto massa/luminosità di circa 650 e ciò ha fatto ipotizzare che sia dominata dalla materia oscura. Uno studio pubblicato nel giugno del 2013 su The Astrophysical Journal ha confermato la stretta connessione con la materia oscura.

La popolazione stellare, che ammonta a circa 1.000 stelle, è costituita principalmente da vecchie stelle formatesi più di 12 miliardi di anni fa con una metallicità molto bassa, tanto che la presenza di elementi pesanti è di 100 volte inferiore a quella del Sole. Pertanto è verosimile che le stelle di questa piccola galassia siano state tra le prime a formarsi nell'Universo. Attualmente non si osservano fenomeni di formazione stellare.

Segue 2 si trova nelle vicinanze dell'estremità della Corrente stellare del Sagittario e alla medesima distanza dalla Terra. Pertanto si ritiene che un tempo possa essere stata un satellite della Galassia Nana Ellittica del Sagittario o un suo ammasso di stelle poi separatosi.

Note

  1. ^ a b c d e f g h i V. Belokurov, M. G. Walker e N. W. Evans, Segue 2: A Prototype of the Population of Satellites, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 397, n. 4, 21 agosto 2009, pp. 1748-1755, DOI:10.1111/j.1365-2966.2009.15106.x. URL consultato il 3 maggio 2016.
  2. ^ Starts With A Bang, The Smallest Galaxies In The Universe Have The Most Dark Matter, su Forbes. URL consultato il 3 maggio 2016.
  3. ^ Nicolas F. Martin, Jelte T. A. de Jong e Hans-Walter Rix, A comprehensive Maximum Likelihood analysis of the structural properties of faint Milky Way satellites, in The Astrophysical Journal, vol. 684, n. 2, 10 settembre 2008, pp. 1075-1092, DOI:10.1086/590336. URL consultato il 3 maggio 2016.
  4. ^ Evan N. Kirby, Michael Boylan-Kolchin e Judith G. Cohen, Segue 2: The Least Massive Galaxy, in The Astrophysical Journal, vol. 770, n. 1, 10 giugno 2013, p. 16, DOI:10.1088/0004-637X/770/1/16. URL consultato il 3 maggio 2016.
  5. ^ Ultra-Faint Galaxy Called Smallest Ever Discovered, su The Huffington Post, 10 giugno 2013. URL consultato il 3 maggio 2016.
  6. ^ UCI Scientists Size Up Universe’s Most Lightweight Dwarf Galaxy with Keck Observatory W. M. Keck Observatory, su keckobservatory.org. URL consultato il 3 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2015).
  7. ^ Just how big is the smallest galaxy in the universe?, su MNN - Mother Nature Network. URL consultato il 3 maggio 2016.

Voci correlate

Collegamenti esterni