Torre dell'Alto

Oggi, Torre dell'Alto è un argomento di grande attualità che cattura l'attenzione di persone di ogni età e provenienza. Il suo impatto sulla società e sulla vita quotidiana è innegabile e genera infinite opinioni, dibattiti e discussioni. È un tema che suscita curiosità e fascino, ma comporta anche sfide e controversie. In questo articolo esploreremo in dettaglio le diverse sfaccettature di Torre dell'Alto, analizzando la sua influenza in vari ambiti, la sua evoluzione nel tempo e il ruolo che gioca nella vita delle persone oggi.

Torre Santa Maria dell'Alto
Torri costiere del Salento
Ubicazione
StatoTerra d'Otranto
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegionePuglia
CittàNardò (località Porto Selvaggio - Santa Caterina)
IndirizzoVia Francesco Cilea, 85 - 73048 - Nardò (LE)
Coordinate40°08′34″N 17°58′36″E / 40.142778°N 17.976667°E40.142778; 17.976667
Mappa di localizzazione: Italia
Torre dell'Alto
Informazioni generali
TipoTorre costiera
Stilerinascimentale
CostruzioneXVI secolo-1569
Materialelaterizio, pietra
Condizione attualebuona
Visitabile
Informazioni militari
UtilizzatoreTerra d'Otranto
Funzione strategicaavvistamento
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano.

Storia

La torre venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina. Venne finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta.

Caratteristiche

Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso.

L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo).

Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina.

Note


Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni