Vanessa Beecroft

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Vanessa Beecroft in White Madonna with Twins (2006)

Vanessa Beecroft (Genova, 25 aprile 1969) è un'artista italiana, specializzata nell'espressione artistica tramite tableau vivant.

Still Death! Darfur Still Death 2007.

Biografia

Di madre italiana e padre britannico, ha trascorso parte della sua infanzia a Malcesine (sul lago di Garda). Tornata a Genova, dopo aver frequentato il liceo artistico del capoluogo ligure ed essersi diplomata in Pittura all'Accademia Ligustica di Belle Arti, segue i corsi di spettacolo dell'associazione "La chiave" di Campopisano (Genova) diretta da Mimmo Chianese; si iscrive alla Facoltà di Architettura, per poi trasferirsi all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove si diploma in Scenografia nel 1993.

La scelta espressiva della Beecroft è stata quella di pensare e realizzare performance, utilizzando il corpo di giovani donne più o meno nude, mosse secondo precise coreografie, con opportuni commenti musicali o con il variare delle luci. Ciascuna delle partecipanti deve attenersi a una serie di norme che Beecroft stabilisce prima di ciascuna azione, con l'obiettivo di comporre ''quadri viventi'', esponendo in gallerie e musei di arte contemporanea. Beecroft pone al centro della propria riflessione i temi dello sguardo, del desiderio e del mondo della moda.

La sua prima performance si è tenuta presso la galleria Luciano Inga Pin a Milano, durante il Salon Primo dell'Accademia di Belle Arti di Brera, mentre la sua prima mostra personale è del 1994, tenutasi presso la galleria Fac-Simile a Milano, dove esponeva anche il suo ex compagno Miltos Manetas.

Dal 1998 le sue performances hanno occupato gli spazi di numerosi musei internazionali, tra cui il Guggenheim di New York, il Whitney Museum of American Art e la Kunsthalle di Vienna.

Opere nei musei

Note

  1. ^ "Beecroft, Vanessa, Lessico del XXI Secolo (2012)" pubblicato su treccani.it/
  2. ^ Lilli Gruber, Streghe, Rizzoli, 18 ottobre 2010, ISBN 978-88-586-0091-7. URL consultato l'11 settembre 2020.
  3. ^ (EN) Susan K. Freedman, Public Art Fund (New York N.Y.) e Dan Cameron, Plop: Recent Projects of the Public Art Fund, Merrell Publishers, 2004, ISBN 978-1-85894-247-6. URL consultato l'11 settembre 2020.
  4. ^ Arte a parte • L'ECO, su L'ECO, 26 novembre 2015. URL consultato l'11 settembre 2020.
  5. ^ Moncler House of Genius, a Milano con Vanessa Beecroft, su Vogue Italia. URL consultato l'11 settembre 2020.
  6. ^ “VB87”: a Milano la nuova performance di Vanessa Beecroft per Moncler, su Artwave, 12 novembre 2019. URL consultato l'11 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2020).
  7. ^ Arianna Fantuzzi, Il corpo femminile nelle ricerche artistiche di fine Novecento Il caso di Vanessa Beecroft (PDF), su edizionicafoscari.unive.it.
  8. ^ Vanessa Beecroft e lo sguardo provocatorio del femminile, su Artspecialday, 28 novembre 2016. URL consultato l'11 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2020).
  9. ^ Parla Vanessa Beecroft, la più provocatoria artista contemporanea, su Donnamoderna, 3 aprile 2009. URL consultato l'11 settembre 2020.
  10. ^ Vanessa Beecroft, i corpi della moda promossi ad arte, su la Repubblica, 22 novembre 2016. URL consultato l'11 settembre 2020.
  11. ^ L'intervista di Vanessa Beecroft per la performance di Moncler House of Genius, su lofficielitalia.com. URL consultato l'11 settembre 2020.
  12. ^ (EN) Vanessa Beecroft, Kunsthalle (Bielefeld Allemagne) e Kunsthalle Bielefeld, Vanessa Beecroft: Photographs, Films, Drawings, Hatje Cantz, 2004, ISBN 978-3-7757-1508-9. URL consultato l'11 settembre 2020.
  13. ^ Luca Beatrice, Nati sotto il biscione, Rizzoli, 12 marzo 2015, ISBN 978-88-586-7815-2. URL consultato l'11 settembre 2020.
  14. ^ 20 Anni di Zero, su zero.eu. URL consultato l'11 settembre 2020.
  15. ^ Miltos Manetas, su Il Post, 3 giugno 2013. URL consultato l'11 settembre 2020.
  16. ^ (EN) Roberta Smith, Critic's Notebook; Standing and Staring, Yet Aiming for Empowerment, in The New York Times, 6 maggio 1998. URL consultato il 12 settembre 2020.
  17. ^ Vanessa Beecroft, su Vogue Italia. URL consultato il 12 settembre 2020.

Bibliografia

  • Roberta Smith, Critic's Notebook; Standing and Staring, Yet Aiming for Empowerment, in ''The New York Times'', 6 maggio 1998.
  • Marcella Beccaria (a cura di), Vanessa Beecroft. Performances 1993-2003, Milano, Skira, 2003, ISBN 978-8884916655.
  • Giacinto Di Pietrantonio, VB65. PAC Milano, Milano, Mondadori Electa, 2009, ISBN 8837071051
  • Roberto Brunelli, Anninovanta 1990-2015. Un percorso nell'arte italiana, Pistoia, Gli Ori Editori Contemporanei, 2014, ISBN 8873365558.
  • Massimo Melotti, Vicende dell'arte in Italia dal dopoguerra agli anni Duemila, Milano, Franco Angeli, 2017, ISBN 978-8891751973.

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Collegamenti esterni

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  1. ^ Nicola Maggi, Libri – ANNINOVANTA 1990-2015, 30 aprile 2016. URL consultato il 23 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2016).
  2. ^ “Vicende dell’arte in Italia dal dopoguerra agli anni Duemila. Artisti, gallerie, mercato, collezionisti, musei” di Massimo Melotti, in Letture.org, aprile 2017. URL consultato il 27 dicembre 2023.