Nel mondo di oggi, Vindonissa è ancora un argomento di grande importanza e rilevanza. Che sia per il suo impatto sulla società, per la sua rilevanza nella storia o per la sua influenza sulla cultura popolare, Vindonissa continua a generare interesse e dibattito in diverse aree. Dalle sue origini fino alla sua evoluzione nel tempo, Vindonissa è stato oggetto di studio, analisi e riflessione da parte di esperti di diverse discipline. In questo articolo esploreremo diversi aspetti e sfaccettature di Vindonissa, con l'obiettivo di comprenderne meglio l'importanza e l'impatto nel mondo di oggi.
Vindonissa | |
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Periodo di attività | accampamento legionario permanente a partire dal 9/13 in seguito alla disfatta di Teutoburgo |
Località moderna | Windisch in Svizzera |
Unità presenti | la Legio XIII Gemina occupò il campo fino al 44 o 45; XXI Rapax fino alla rivolta dei Batavi del 69-70; a quest'ultima subentrò la XI Claudia, che qui rimase fino al 100. |
Provincia romana | Germania superiore |
Vindonissa era un campo legionario romano, nei pressi della moderna Windisch, in Svizzera. L'importanza del campo derivava dalla sua posizione, alla confluenza del Reuss e dell'Aar, a soli 15 km dal Reno.
Prima dell'insediamento romano vi era un oppidum celtico. Vindonissa venne fondata probabilmente tra il 9 ed il 13, in seguito alla disfatta di Teutoburgo e la conseguente riorganizzazione della frontiera operata da Tiberio e Germanico; una prima espansione verso occidente avvenne nel 21, mentre all'espansione del 30 risale la costruzione delle terme e del valetudinarium.
La Legio XIII Gemina occupò il campo fino al 44 o 45, quando venne sostituita dalla XXI Rapax, che venne installata in un nuovo campo, costruito in pietra. La XXI venne disciolta in occasione della Rivolta batava del 69-70 e sostituita dalla XI Claudia, che rimase fino al 100, quando le truppe vennero inviate sul Danubio in preparazione della campagna contro i Daci.
In seguito Vindonissa rimase un insediamento civile, che vide la costruzione di una fortificazione nel IV secolo. Oltre al forte legionario sono ancora presenti l'anfiteatro e l'acquedotto del I secolo, ancora in uso, quattro cimiteri, una mansio e una collina di detriti.
Nel 1919 lo studioso Siegfried Loeschcke pubblicò una tavola tipologica delle lucerne romane più precisa rispetto a quella precedentemente compilata da Heinrich Dressel nel 1879, grazie alle lucerne rinvenute a Vindonissa che Loeschcke catalogò nel libro Lampen aus Vindonissa.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316732417 |
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