Alessandra di Baviera

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Alessandra di Baviera
Principessa di Baviera
Stemma
Stemma
NascitaAschaffenburg, 26 agosto 1826
MorteCastello di Nymphenburg, 21 settembre 1875
Luogo di sepolturaChiesa di San Gaetano
DinastiaWittelsbach
PadreLudovico I di Baviera
MadreTeresa di Sassonia-Hildburghausen

Alessandra Amalia Wittelsbach (Aschaffenburg, 26 agosto 1826castello di Nymphenburg, 21 settembre 1875) fu un membro della Casata di Wittelsbach e Principessa Reale di Baviera che dedicò la sua vita alla letteratura.

Biografia

Giovinezza

Alessandra nacque a Schloss Johannisburg ad Aschaffenburg, ottava figlia (e quinta femmina) di re Ludovico I di Baviera e della moglie Teresa di Sassonia-Hildburghausen. Ancora quindicenne essa venne ritratta dal pittore Joseph Karl Stieler per la Galleria delle Bellezze, che il padre aveva voluto costruire nel castello di Nymphenburg.

Maturità

Alessandra non si sposò mai e venne nominata badessa del Regio Capitolo per Dame di Sant'Anna di Monaco e Würzburg, una specifica comunità religiosa per nobili signore. Negli anni 1850 il principe Luigi Luciano Bonaparte chiese a Ludovico I la mano della figlia, ma visto che egli era divorziato dalla prima moglie, il Re rifiutò adducendo come scusa la salute delicata di Alessandra.

Nel 1852 Alessandra iniziò la sua carriera letteraria; il suo primo libro di storie fu intitolato Weihnachtsrosen (Rose di Natale). L'anno successivo pubblicò Souvenirs, pensées et essais (Memorie, pensieri e saggi) Nel 1856 comparve Feldblumen (Fiori di campo), i cui proventi vennero donati all'Orfanotrofio Maximilian; nel 1858 fu il turno di Phantasie- und Lebensbilder (Ritratti di fantasia e biografici), una collezione di traduzioni in tedesco dall'inglese e dal francese. Nel 1862 essa scrisse una nuova traduzione in tedesco di alcune novelle di Eugenie Foa; l'anno successivo apparve Thautropfen (Gocce di rugiada), una raccolta di storie francesi tradotte e di alcune di suo pugno.

Nel 1870 Alessandra scrisse Das Kindertheater (Il teatro dei bambini), traduzione tedesca di alcune commedie per bambini tratte da L'ami des enfants di Arnaud Berquin; lo stesso anno apparve Der erste des Monats (Il primo dei mesi), anch'esso una traduzione di un libro francese di Jean-Nicolas Bouilly. Nel 1873 scrisse Maiglöckchen (Campanelle di maggio), una raccolta di storie.

Numerosi contributi scritti dalla principessa Alessandra di Baviera vennero pubblicati sul periodico Jugendblätter di Isabella Braun.

Eccentricità e morte

Nonostante il suo talento ed i suoi risultati letterari, Alessandra era affetta da numerose manie, tra cui un'ossessione per la pulizia.

Alessandra morì nel 1875 all'età di quarantanove anni al castello di Nymphenburg; essa è sepolta nella cripta dei Wittelsbach nella Theatinerkirche di Monaco.

Antenati

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Federico Michele di Zweibrücken-Birkenfeld Cristiano III del Palatinato-Zweibrücken  
 
Carolina di Nassau-Saarbrücken  
Massimiliano I Giuseppe di Baviera  
Maria Francesca del Palatinato-Sulzbach Giuseppe Carlo del Palatinato-Sulzbach  
 
Elisabetta Augusta Sofia del Palatinato-Neuburg  
Ludovico I Re di Baviera  
Giorgio Guglielmo d'Assia-Darmstadt Luigi VIII d'Assia-Darmstadt  
 
Carlotta di Hanau-Lichtenberg  
Augusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt  
Maria Luisa Albertina di Leiningen-Dagsburg-Falkenburg Cristiano Carlo Reinardo di Leiningen-Dachsburg-Falkenburg-Heidesheim  
 
Caterina Polissena di Solms-Rödelheim-Assenheim  
Alessandra di Baviera  
Ernesto Federico III di Sassonia-Hildburghausen Ernesto Federico II di Sassonia-Hildburghausen  
 
Carolina di Erbach-Fürstenau  
Federico di Sassonia-Altenburg  
Ernestina Augusta di Sassonia-Weimar Ernesto Augusto I di Sassonia-Weimar  
 
Sofia Carlotta di Brandeburgo-Bayreuth  
Teresa di Sassonia-Hildburghausen  
Carlo II di Meclemburgo-Strelitz Carlo Ludovico Federico di Meclemburgo-Strelitz  
 
Elisabetta Albertina di Sassonia-Hildburghausen  
Carlotta di Meclemburgo-Strelitz  
Federica d'Assia-Darmstadt Giorgio Guglielmo d'Assia-Darmstadt  
 
Maria Luisa Albertina di Leiningen-Dagsburg-Falkenburg  
 

Note

  1. ^ Egon Caesar Corti, Ludwig I. von Bayern, Bruckmann, Monaco, 1942, p. 508
  2. ^ Christian Dickinger, Die schwarzen Schafe der Wittelsbacher: zwischen Thronsaal und Irrenhaus, Piper, Monaco, 2005, pp. 101-102. ISBN 3-492-24345-2; Martha Schad, Bayerns Königgen, Friedrich Pustet, Ratisbona, 1992, p. 113

Bibliografia

  • Rall, Hans, Wittelsbacher Lebensbilder von Kaiser Ludwig bis zur Gegenwart: Führer durch die Münchener Fürstengrüfte mit Verzeichnis aller Wittelsbacher Grablegen und Grabstätten, Wittelsbacher Ausgleichsfonds, Monaco

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Collegamenti esterni

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