Briseide

Attualmente Briseide ha acquisito grande rilevanza in diversi ambiti, generando un impatto significativo sulla società. Fin dalla sua nascita, Briseide ha suscitato numerosi dibattiti e riflessioni, diventando argomento di interesse per accademici, professionisti e grande pubblico. La sua influenza spazia dagli aspetti culturali ed economici a quelli politici e ambientali, il che dimostra la sua importanza oggi. In questo articolo analizzeremo l’impatto di Briseide e il suo ruolo nel plasmare diversi scenari, con l’obiettivo di comprenderne meglio la rilevanza oggi.

Briseide
Briseide e Fenice, opera del Pittore di Brygos. Tondo di una coppa attica a figure rosse (490 a.C. circa), da Vulci a Parigi (Louvre).
SagaCiclo Troiano
Nome orig.Βρισηίς
Caratteristiche immaginarie
SessoFemmina
ProfessioneSacerdotessa di Apollo

Briseide (in greco antico: Βρισηίς?, Brisēís; in latino Briseis) è il patronimico usato da Omero nell'Iliade per Ippodamia, nativa di Lirnesso, figlia di Briseo, sacerdotessa troiana di Apollo.

(LA)

«Tot noctibus absum
nec repetor. Cessas iraque lenta tua est.»

(IT)

«Sono lontana da tante notti
e tu non mi reclami; indugi e la tua ira è lenta.»

Il mito di Briseide

Briseide era una principessa di Lirnesso, figlia di Briseo, un sacerdote di Apollo. Sposò Minete, re di Cilicia e fratello di Epistrofo.

Durante la guerra di Troia, Achille nella presa di Lirnesso, città alleata di Troia, si riservò Briseide nella divisione del bottino, facendone la sua schiava.

A sua volta Agamennone catturò Criseide, figlia di Crise, un sacerdote di Apollo, ma quando il dio scatenò una pestilenza sul campo degli Achei i capi greci lo costrinsero a rendere Criseide. Agamennone accettò, ma volle in cambio Briseide.

Lo scambio provocò l'ira furibonda («l’ira funesta») di Achille, che abbandonò gli scontri. Agamennone tentò di restituire la schiava, insieme a del denaro, ma Achille non volle sentire ragioni e persistette in tale risoluzione nel corso di un anno intero, nonostante i progressi fatti dai Troiani in battaglia. Dopo la morte di Patroclo, Agamennone restituì Briseide ad Achille, carica di ricchi doni, giurando di averla rispettata. Ella pianse amaramente sul cadavere di Patroclo in quanto quest'ultimo l'aveva sempre trattata con gentilezza e le aveva promesso di farle sposare Achille (Iliade, XIX).

Secondo la Bibliotheca Classica probabilmente Briseide (o forse invece Clitemnestra) diede ad Agamennone un figlio, che fu chiamato Aleso.

In letteratura

  • La disputa tra Achille e Agamennone per Briseide è narrata nell'Iliade di Omero;
  • Nelle Eroidi di Ovidio, Briseide scrive ad Achille una lunga lettera d'amore.

Nell'arte

Canova: Briseide consegnata da Achille agli araldi di Agamennone (1787-1790; Venezia, Correr).

Note

  1. ^ F. S. Villarosa, Dizionario mitologico-storico-poetico, vol. 1, Napoli, Tipografia Nicola Vanspandoch e C., 1841, p. 63.
  2. ^ (EN) John Lempriere, Bibliotheca Classica, London, Thomas Tegg, 1815, p. 318. URL consultato il 20 ottobre 2019. Ospitato su Google Books.

Bibliografia

Fonti primarie
Traduzione delle fonti primarie
Fonti secondarie

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