Nel mondo di oggi, Esposizione universale di Parigi (1867) è diventato un argomento rilevante che genera dibattiti e controversie in diverse aree. Dalla sfera politica a quella culturale, Esposizione universale di Parigi (1867) ha catturato l'attenzione di diversi attori sociali, che hanno espresso opinioni contrastanti sull'argomento. In questa situazione è essenziale analizzare a fondo le implicazioni e le conseguenze di Esposizione universale di Parigi (1867), nonché riflettere sulle possibili soluzioni e alternative che possono essere proposte. In questo articolo esploreremo nel dettaglio l'importanza di Esposizione universale di Parigi (1867) e il suo impatto sulla società odierna, con l'obiettivo di favorire un dibattito costruttivo e lo scambio di idee.
Expo 1867 Esposizione universale | |||
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Exposition Universelle de Paris 1867 | |||
Stato | Francia | ||
Città | Parigi | ||
Tema | Agricoltura, industria e belle arti | ||
Periodo | dal 1º aprile al 3 novembre | ||
Partecipanti | 42 Paesi | ||
Visitatori | 15 milioni | ||
Area | 68.7 ha | ||
Cronologia | |||
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L'Esposizione universale di Parigi del 1867 (ufficialmente (FR) Exposition universelle de Paris 1867), è la seconda manifestazione di questo genere organizzata nella capitale francese.
L'organizzazione dell'edizione, che si svolse dal 1º aprile al 3 novembre, venne decisa da Napoleone III e segnò l'apice del Secondo Impero francese. Il fine principale dell'esposizione non fu la mostra di prodotti provenienti da tutto il mondo, bensì la promozione di una migliore conoscenza tra le nazioni grazie alle mostre nei padiglioni. È in questa edizione che si consolida l'idea dei padiglioni che poi verrà implementata in tutte le successive edizioni.
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