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Isabella di Aviz | |
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Isabella del Portogallo, Duchessa di Borgogna. Dipinto di scuola fiamminga. | |
Duchessa consorte di Borgogna | |
In carica | 7 gennaio 1430 – 15 giugno 1467 |
Predecessore | Bona d'Artois |
Successore | Margherita di York |
Altri titoli | Infanta del Portogallo Duchessa consorte di Brabante, Limburgo e Lussemburgo Contessa consorte di Borgogna, Artois, Fiandra, Olanda, Zelanda, Hainaut e Charolais Marchesa consorte di Namur |
Nascita | Évora, 21 febbraio 1397 |
Morte | Aire-sur-la-Lys, 17 dicembre 1471 |
Sepoltura | Certosa di Champmol, Digione |
Casa reale | Aviz |
Padre | Giovanni I del Portogallo |
Madre | Filippa di Lancaster |
Consorte | Filippo il Buono |
Figli | Carlo il Temerario |
Religione | Cattolicesimo |
Isabella di Aviz o Isabella di Aviz e Lancaster o Isabella del Portogallo (Isabel in portoghese, in spagnolo, in basco, in galiziano, in asturiano e in aragonese, in catalano Isabel o Elisabet, Elisabét in occitano, Isabelle in francese, Elizabeth in inglese, Elisabeth in tedesco e in fiammingo; Évora, 21 febbraio 1397 – Aire, 17 dicembre 1471) principessa della casa reale portoghese che fu duchessa consorte di Borgogna dal 1430 al 1467.
Era la settima figlia del re del Portogallo e dell'Algarve, Giovanni I d'Aviz e di sua moglie, Filippa di Lancaster.
Isabella, unica femmina (tutte e cinque le sorelle, tre di nome Bianca, delle quali, una illegittima, Eleonora e Giovanna morirono o in fasce o in tenera età) trascorse l'infanzia e la giovinezza alla corte di Lisbona dove suo padre, il re Giovanni I, le fece avere una buona educazione ed una buona istruzione e crebbe attorniata dai cinque fratelli, Edoardo, Pietro, Enrico, maggiori di lei e Giovanni e Ferdinando, minori di lei, in un ambiente tranquillo e privo di intrighi (Il grande poeta portoghese, Luís de Camões, li cita nel racconto epico, I Lusiadi, come Ínclita geração).
Nel 1415, nella tradizionale politica di alleanza con il regno d'Inghilterra, furono condotte delle trattative, in chiave antifrancese, per un matrimonio tra Isabella ed il re d'Inghilterra, Enrico V; le trattative non andarono a buon fine ma Isabella, che allora era diciottenne, non sembrò rammaricarsene troppo.
Nello stesso anno, sua madre, Filippa morì di peste nera, il 19 luglio 1415, lasciando Isabella nello sconforto, perché era molto legata alla madre. Da quel giorno si ritirò a vivere nelle sue stanze, circondata dalle sue dame.
Solo dopo altri tredici anni, per merito del fratello Pietro ricevette un'altra proposta di matrimonio; nel 1426, Pietro giunse nelle Fiandre e fu ospitato alla corte del duca di Borgogna, Filippo il Buono, che era vedovo da un anno; Pietro raccomandò a Filippo la sorella Isabella, come moglie. Filippo, nel 1428, inviò una delegazione in Portogallo, che includeva il pittore Jan van Eyck, che fece due ritratti alla principessa Isabella, per condurre le trattative di matrimonio che furono positive e la delegazione, nel 1429, rientrò a Bruges, dove il duca Filippo accettò le condizioni; il contratto di matrimonio fu stipulato a Lisbona, il 24 luglio del 1429 ed il matrimonio per procura fu celebrato, sempre a Lisbona, il giorno seguente.
La principessa Isabella rinviò la partenza di alcune settimane per i preparativi e per i festeggiamenti che si tennero alla corte portoghese, per il matrimonio dell'unica principessa della casa reale, ed alla fine, il 19 ottobre, una flotta di 20 navi, con 2000 persone al seguito salpò da Lisbona e giunse nelle Fiandre il 25 dicembre del 1429.
Il 7 gennaio del 1430, a Sluys, nelle vicinanze di Bruges furono celebrate le nozze tra Isabella e il duca di Borgogna, conte di Borgogna, Artois e Fiandre, Filippo il Buono, l'unico figlio maschio di Giovanni Senza Paura, duca di Borgogna, conte di Borgogna (Franca Contea), Artois e Fiandre, e di Margherita, figlia del duca di Baviera-Straubing Alberto I, conte di Hainaut e di Olanda.
In onore di Isabella, Filippo, il 10 gennaio 1430, istituì l'Ordine del Toson d'Oro.
Isabella era una donna molto raffinata ed intelligente, che apprezzava essere circondata da artisti e poeti, fu una mecenate e migliorò la vita alla corte di Borgogna.
Tuttavia la sua presenza fu molto importante nella vita politica del figlio, Carlo I il Temerario, ma soprattutto del marito Filippo, espletando per lui anche delle missioni diplomatiche:
Nel 1457, col marito si ritirò nel castello di Nieppe, dove si dedicò a pratiche di carità e collaborò con Eleonora di Poitiers a scrivere un libro, <Gli onori della corte>, che si occupava dell'etichetta a corte.
Isabella morì nelle Fiandre, a Aire-sur-la-Lys (oggi, nel dipartimento francese del Passo di Calais), il 17 dicembre del 1471 e fu inumata nella certosa di Gosnay (oggi, nel dipartimento francese del Passo di Calais): solo in un secondo tempo la salma fu traslata a Digione e tumulata nella certosa.
Al marito Filippo, Isabella, diede tre figli:
Secondo The PEDIGREE, verso la fine del 1432, alla coppia sarebbe nata anche una figlia:
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Alfonso IV del Portogallo | Dionigi del Portogallo | ||||||||||||
Isabella d'Aragona | |||||||||||||
Pietro I del Portogallo | |||||||||||||
Beatrice di Castiglia | Sancho IV di Castiglia | ||||||||||||
Maria di Molina | |||||||||||||
Giovanni I del Portogallo | |||||||||||||
Lourenço Martins | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Teresa Lourenço | |||||||||||||
Sancha Martins | … | ||||||||||||
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Isabella d'Aviz | |||||||||||||
Edoardo III d'Inghilterra | Edoardo II d'Inghilterra | ||||||||||||
Isabella di Francia | |||||||||||||
Giovanni Plantageneto, I duca di Lancaster | |||||||||||||
Filippa di Hainaut | Guglielmo I di Hainaut | ||||||||||||
Giovanna di Valois | |||||||||||||
Filippa di Lancaster | |||||||||||||
Enrico Plantageneto, I duca di Lancaster | Enrico Plantageneto | ||||||||||||
Maud Chaworth | |||||||||||||
Bianca di Lancaster | |||||||||||||
Isabella di Beaumont | Enrico di Beaumont | ||||||||||||
Alice Comyn | |||||||||||||
Controllo di autorità | VIAF (EN) 31193999 · ISNI (EN) 0000 0000 8015 5504 · BAV 495/144186 · CERL cnp00587302 · ULAN (EN) 500354883 · LCCN (EN) n92076955 · GND (DE) 11874688X · BNF (FR) cb12266879z (data) · J9U (EN, HE) 987007273282505171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n92076955 |
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