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Raggiunta la celebrità già come attore bambino per la sua interpretazione nel film I 400 colpi (1959) di François Truffaut, nella sua lunga carriera si è affermato come uno dei volti più noti del cinema francese.
Attore caratterizzato da una particolare dizione e da non pochi manierismi, primo tra tutti il suo modo di passarsi la mano tra i capelli, negli anni sessanta divenne uno dei volti più noti, se non il più noto, tra gli attori della cosiddetta Nouvelle Vague francese, utilizzato, in particolare da Truffaut e Jean-Luc Godard (una delle sue interpretazioni più famose sotto la direzione di quest'ultimo è quella di Louis Antoine de Saint-Just in Week End - Una donna e un uomo da sabato a domenica del 1967), come "attore feticcio". Truffaut, che in Léaud riconobbe un vero e proprio alter ego, darà seguito alla saga di Antoine Doinel, dedicandogli altri quattro lavori: Antoine e Colette, episodio de L'amore a vent'anni (1962), e, con Claude Jade nel ruolo di Christine Darbon-Doinel, amante e poi moglie di Antoine, Baci rubati (1968), Non drammatizziamo... è solo questione di corna (1970) e L'amore fugge (1979).
Ha interpretato uno dei ruoli principali in Ultimo tango a Parigi (1972) di Bernardo Bertolucci, ma lui e Marlon Brando non si sono mai incontrati di persona: il film non prevedeva infatti scene di compresenza dei due attori, dunque per ottimizzare i tempi le scene di Léaud vennero girate di sabato, giorno in cui Brando rifiutava di lavorare. In The Dreamers - I sognatori (2003), Bertolucci monta le immagini in bianco e nero di un documentario del 1968, che riprende un giovane e veemente Léaud mentre legge la protesta degli intellettuali contro il Governo, reo di avere sollevato dall'incarico il direttore della Cinémathèque françaiseHenri Langlois, con le immagini a colori di un Léaud maturo, ma ancora deciso a urlare al mondo che "la libertà non è un privilegio che si concede, ma che si prende".
L'amore nel 2000 (Anticipation, ou l'Amour en l'an 2000), episodio di L'amore attraverso i secoli (Le Plus Vieux Métier du monde), regia di Jean-Luc Godard (1967)