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Nata a Clichy, Marina Catherina è la minore delle quattro figlie di Vladimir de Poliakoff e di Militza Envald, due russi bianchi rifugiati in Francia a causa della rivoluzione. Suo padre era cantante d'opera, la madre era una étoile della danza. Tutte e quattro le sorelle Poliakoff seguirono la carriera artistica. Olga, la maggiore (1928-2009), assunse lo pseudonimo di Olga Varen, Militza (1932-1988) quello di Hélène Vallier, Tania (1930-1980) quello di Odile Versois, mentre Catherine Marina sarebbe diventata una delle più note attrici francesi con il nome di Marina Vlady.
Carriera
Vlady studiò danza all'Opera di Parigi e debuttò dodicenne nel cinema partecipando al film Orage d'éte (1949), pellicola che ebbe fra gli interpreti sua sorella Odile Versois. Ottenne i suoi primi successi in Italia che la resero nota a livello europeo. Nel 1954, sedicenne, vinse il premio Suzanne Bianchetti come attrice rivelazione nel film Prima del diluvio (1953) di André Cayatte. L'anno successivo interpretò quello che è considerato il suo film mitico: La strega (1955), che ebbe cinque anni di programmazione continuata in URSS.
Dal 1960 al 1962 si affermò come una delle attrici più richieste del cinema francese ed italiano. Fu diretta da Alberto Lattuada in La steppa (1962), e nello stesso anno venne scelta da Marco Ferreri come protagonista nel censurato L'ape regina (titolo originale prima del ritiro dagli schermi) che le varrà il premio come migliore interpretazione femminile al Festival di Cannes nel 1963. Nello stesso anno sposò Jean-Claude Brouillet, proprietario della linea aerea Trans-Gabon, da cui divorzierà nel 1965.
Autrice di nove libri, è rimasta attiva in campo teatrale e cinematografico dove, nel 2009, ha interpretato il ruolo femminile nel film Quelques jours de répit di Amor Hakkar.
Nel 1993 il cantautore astigiano Giorgio Conte le ha dedicato la canzone Marina Vlady, incisa nell'album Giorgio Conte, in cui descrive l'attrice con queste parole
«Da ragazzo la sognavo, / lei la balia ideale, la zia ideale, / il primo amore ideale... la prima volta ideale, / una figa madornale»