Meinrado di Einsiedeln

Il tema di Meinrado di Einsiedeln ha catturato l'attenzione e l'interesse di persone provenienti da tutto il mondo. Dalla sua origine storica alla sua attualità, Meinrado di Einsiedeln è stato oggetto di dibattito, analisi e studio da parte di esperti del settore. Vari aspetti legati a Meinrado di Einsiedeln, come il suo impatto sulla società, la sua influenza sulla cultura popolare e il suo ruolo nello sviluppo della tecnologia, sono stati oggetto di approfondite ricerche e riflessioni. Questo articolo cerca di affrontare e approfondire l'importanza e la rilevanza di Meinrado di Einsiedeln, offrendo un'analisi dettagliata e completa che consente ai lettori di comprendere appieno questo affascinante argomento.

San Meinrado o Meginrado
Il santo assalito dai briganti, miniatura medievale
 

Eremita

 
NascitaRottenburg am Neckar
MorteEinsiedeln, 21 gennaio 861
Venerato daChiesa cattolica
Santuario principaleAbbazia territoriale Maria Einsiedeln
Ricorrenza21 gennaio

Meinrado di Einsiedeln, o anche Meginrado (Rottenburg am Neckar, ... – Einsiedeln, 21 gennaio 861), è stato un monaco cristiano tedesco, eremita benedettino, ucciso a Einsiedeln. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Agiografia

Nacque alla fine dell'VIII secolo da una famiglia di contadini nei pressi dell'attuale Rottenburg am Neckar in Germania, nel Sülchgau. Le agiografie del Santo riportano che entrò nel monastero benedettino di Reichenau sul lago di Costanza, dove divenne presbitero. Dopo aver svolto l'attività di insegnante nei pressi di Zurigo, attorno all'830, chiese ai superiori di potersi ritirare a vita eremitica in una vicina foresta. La popolazione locale lo ammirava per la sua vita ascetica e divenne ben presto famoso nella regione. Da qui la decisione di allontanarsi ulteriormente da località abitate. Scelse una foresta nei pressi dell'attuale Einsiedeln, dove visse per circa venticinque anni, fino alla sua morte.

Cappella di San Meinrado sul passo di Etzelpass nei pressi di Einsiedeln.

Le cronache raccontano che due briganti che credevano che il sant'uomo nascondesse dei tesori, si finsero pellegrini e lo assalirono uccidendolo a bastonate. La leggenda vuole che essi fossero stati successivamente inseguiti da due corvi, i quali, riconoscenti all'eremita che aveva loro salvato la vita da un rapace, avessero segnalato la presenza degli assassini permettendone l'individuazione, la cattura e la condanna al rogo.

Questa radicata tradizione è confermata dallo stemma del comune di Einsiedeln, due corvi su campo rosso. L'eremo venne poi abitato da un altro benedettino di nome Benno, che dopo alcuni anni trascorsi nell'eremo, divenne vescovo di Metz, ma che, trascorsi altri anni, preferì tornare ad Einsiedeln per fondarvi un monastero benedettino, che contribuì fortemente alla diffusione della fede cattolica nell'attuale Svizzera tedesca.

L'abbazia di Saint Meinrad, fondata nel 1854 nel Kentucky dai benedettini di Einsiedeln e arciabbazia della Congregazione Benedettina Elveto-americana, è intitolata a lui.

Un tempo si pensava che egli fosse un membro della stirpe degli Hohenzollern e che essi venissero quindi dal Sülchgau.

Note

  1. ^ mittelalter-genealogie.de, su www.mittelalter-genealogie.de. URL consultato il 6 febbraio 2024.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN231805707 · ISNI (EN0000 0003 6724 8388 · CERL cnp00395812 · LCCN (ENn2011069289 · GND (DE118580221 · J9U (ENHE987011663062105171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2011069289