Parco agricolo del Ticinello

Nel mondo di oggi, Parco agricolo del Ticinello è un argomento che ha acquisito grande rilevanza grazie al suo impatto su diversi aspetti della vita quotidiana. Dalle sue origini fino al suo impatto sulla società odierna, Parco agricolo del Ticinello è stato oggetto di studio e dibattito da parte di esperti di varie discipline. In questo articolo esploreremo in modo approfondito i diversi aspetti legati a Parco agricolo del Ticinello, dalla sua evoluzione nel tempo alla sua influenza sulla cultura popolare. Inoltre, analizzeremo il ruolo che Parco agricolo del Ticinello gioca nella vita delle persone oggi e la sua proiezione nel futuro.

Parco agricolo del Ticinello
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMilano
IndirizzoMunicipio 5
Caratteristiche
Tipoparco agricolo e, in parte, parco urbano
Superficie0,88 km²
Gestorecomune di Milano
Aperturail parco non ha recinzione
Ingressi
  • via Selvanesco
  • via Dudovich
  • Cascina Campazzo
  • Cascina Campazzino
Mappa di localizzazione
Map
Sito web
Coordinate: 45°25′41.25″N 9°10′51.98″E / 45.428125°N 9.181106°E45.428125; 9.181106

Il parco agricolo del Ticinello è un parco della città di Milano, situato a est di via dei Missaglia e della fascia urbanizzata che lo accompagna da piazzale Abbiategrasso, di fronte al quartiere milanese del Gratosoglio.

Il nome gli deriva dal Cavo Ticinello che, dopo un lungo percorso tombinato, riemerge e ne attraversa a cielo aperto il territorio. Il cuore del parco è la Cascina Campazzo, con i suoi seminativi a cereali, i prati perenni e l'allevamento con centotrenta bovine da latte.

Storia

Il comune di Milano inserisce il parco del Ticinello nelle previsioni urbanistiche nel 1982 definendone l'area e le funzioni, recependo le indicazioni di un comitato di cittadini e associazioni che se ne era fatto promotore. Il punto di forza del progetto è la coesistenza delle attività agricole dell'azienda insediata nella cascina con le strutture, e la relativa fruizione, di un esteso parco urbano. Nei quasi trent'anni passati, nonostante il parco esista oramai di fatto, l'iniziativa non è stata mai completamente perfezionata a causa della mancata definizione della proprietà delle aree interessate, in parte ancora in mano a privati. Nel 2010 la situazione, dopo vertenze e azioni di sfratto nei confronti dei conduttori della cascina, la situazione ripropone in sostanza quella degli anni precedenti, con il comune proprietario di circa la metà dei terreni, in possesso di tutti gli strumenti urbanistici necessari, ma impegnato in una defatigante trattativa privata con l'immobiliare proprietaria delle altre porzioni. Il progetto per l'intero parco prevede, come in ogni situazione consimile, l'esproprio di tutta l'area e la sua proprietà pubblica.

La seconda struttura storica presente nel parco, la cascina Campazzino, è abbandonata e in rovina: se ne è parlato come di un possibile centro di ricovero per i rom variamente accampati alla periferia meridionale della città, ma il progetto è stato accantonato.

Strutture e flora

Conservazione del foraggio e vista esterna da nord.

Con i suoi 880.000 metri quadrati, il parco è il quarto per estensione a Milano, dopo il Forlanini, quello delle Cave e Parco Lambro. Nella suddivisione per attività il 30% della sua superficie è riservata alla parte urbana, mentre il 70% è dedicato alle colture, anche con funzione didattica, e non è previsto nessun tipo di recinzione. Gli accessi sono localizzati in via Dudovich e in via Selvanesco, lato sud, Cascina Campazzo e Cascina Campazzino.

La progettazione del parco, curata dagli Uffici tecnici comunali, ha dedicato la massima cura per la realizzazione di strutture semplici che non alterassero il paesaggio agricolo come ci è stato tramandato: sono state individuate aree di sosta, due aree boscate, un'area di riconoscimento alberi, il percorso principale del parco lungo il corso del Ticinello e un'area orti. In particolare saranno realizzate diverse aree picnic con tavoli e panche in prati alberati, un'area ritrovo con due porticati attrezzati per feste nei pressi della Cascina Campazzino, alcune aree riposo nei prati attrezzate con panchine, un'area a frutteto con tavoli nei pressi di numerosi alberi da frutto e un'area riconoscimento alberi dove verrà messo a dimora un esemplare di ciascun albero e arbusto con cartellini di riconoscimento. A parte questo "catalogo vivente", nella piantumazione non ci si discosterà dalle specie originarie tipiche delle aree umide della pianura Padana, con querce e carpini, pioppeti e saliceti. Verranno realizzate anche strutture ad hoc per l'osservazione della fauna.

Lungo l'intero corso del Ticinello sarà realizzata una pavimentazione in listoni di legno e tutto il percorso sarà accompagnato da alberi e arbusti autoctoni, tra le specie arboree segnaliamo: querce, carpini, frassini, aceri, tigli, salici, ontani e pioppi.

È prevista anche la realizzazione di ottanta orti, al limite dell'ampio parcheggio, con spazi comuni attrezzati di bagni e lavandini; sotto i porticati, disponibili barbecue e tavoli al riparo dei pergolati.

Sant'Antoni, un'ora bonna

Parco del Ticinello, la pianta e avvisi agli utenti
Il piccolo oratorio settecentesco di Cascina Campazzo

È un vecchio proverbio milanese (traduzione: per sant'Antonio un'ora buona) che sta a indicare come il 17 di gennaio le giornate si siano allungate di un'ora al tramonto e nel calendario contadino la giornata veniva solennizzata con un grande falò di stoppie e sarmenti e festa sull'aia: è una tradizione che si rinnovava annualmente a Cascina Campazzo, ma non nel 2011: assieme allo sfratto è scattato il divieto per manifestazioni pubbliche all'interno della proprietà. Continuano invece, fitte, le visite di scolaresche e di curiosi, a gruppi o isolati, sorpresi dalla realtà che scoprono nella corte del Campazzo. I cortesi proprietari accolgono tutti e mostrano l'Oratorio del XVII-XVIII o il restaurato forno ellittico a legna settecentesco, in funzione quotidiana, le stalle, i fienili e la sala di mungitura. Da questa, ogni giorno dalle 7 alle 21.30, un po' di latte passa ad un distributore automatico, fresco e naturale, da consumarsi crudo.

Note

  1. ^ Furono i Torriani, una volta che il Naviglio Grande era giunto al laghetto di Sant'Eustorgio, la darsena di allora, a volere che lo scolmatore ne indirizzasse le acque in eccesso verso Selvanesco e le zone limitrofe, dove erano numerose le loro proprietà terriere.
  2. ^ Cascina Campazzo, su 100milano.com. URL consultato il 29 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2012).
  3. ^ Parco Ticinello (PDF), su parcoticinello.it. URL consultato il 5 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2010).
  4. ^ Sito ufficiale del Comitato Parco del Ticinello, su parcoticinello.it. URL consultato il 5 febbraio 2011.
  5. ^ Salviamo il Parco Ticinello e Cascina Campazzo, su italianostra-milano.org, Italia Nostra Milano. URL consultato il 5 febbraio 2011.
  6. ^ Francesco Tortor, Cascina Campazzo e l'incubo sfratto, in Corriere della Sera, 17 novembre 2009. URL consultato il 5 febbraio 2011.
  7. ^ Cascina Campazzo, Parco del Ticinello, Puliamo il Mondo, su Legambiente. URL consultato il 29 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
  8. ^ Zita Dazzi, La cascina di Ligresti per i rom Don Colmegna: scelta sbagliata, in La Repubblica, 11 novembre 2010. URL consultato il 5 febbraio 2011.
  9. ^ Selvanesco è un altro degli antichi borghi rurali di Milano; a oriente della Cascina Campazzo, ospita un'altra azienda agricola attiva, la Cascina Gaggioli, che lavora quarantaquattro ettari di terreni irrigui. Cfr: Sito ufficiale, su cascinagaggioli.it. URL consultato il 5 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2011).

Bibliografia

  • Comune di Milano - Arredo, Decoro Urbano e Verde - Settore Tecnico Arredo Urbano e Verde, 50+ parchi giardini, Comune di Milano / Paysage. ed. 2010/2011
  • AA. VV., Cascine a Milano, a cura dell'Ufficio editoriale del Comune di Milano, 1987

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