Il mondo è pieno di cose meravigliose e sorprendenti che ci circondano ogni giorno. Dall'incredibile bellezza della natura, alla profondità della mente umana, Podhum è stato oggetto di fascino e studio nel corso dei secoli. Che si tratti di un nome noto nella storia, di un argomento attuale o di una data importante, Podhum ha un impatto significativo sulle nostre vite in un modo o nell'altro. In questo articolo esploreremo ulteriormente Podhum e scopriremo la sua importanza nel mondo di oggi.
Podhum insediamento | |
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Localizzazione | |
Stato | Croazia |
Regione | Litoraneo-montana |
Comune | Gellegne |
Territorio | |
Coordinate | 45°23′13″N 14°28′44″E / 45.386944°N 14.478889°E |
Superficie | 3,928 km² |
Abitanti | 1 343 (2001) |
Densità | 341,9 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 51218 |
Prefisso | 0 51 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Podhum (in italiano Piedicolle, desueto) è una località croata nel comune di Jelenje, nella regione litoraneo-montana.
Podhum è situata nella vallata del fiume Eneo, a 8 km a nord di Fiume.
Nel 1941, in seguito all'invasione della Jugoslavia, fu occupato dalle truppe italiane ed annesso alla provincia di Fiume.
Il 12 luglio 1942, per ordine del prefetto di Fiume Temistocle Testa, Podhum fu rastrellato dai militari italiani e 108 dei suoi abitanti, tutti uomini di un'età compresa tra i 16 ed i 64 anni, furono giustiziati in una cava poco distante. La causa reale della rappresaglia risulta sconosciuta, giacché secondo Testa fu fatta per vendicare “sedici soldati uccisi dai ribelli di Podhum” nella prima decade di luglio, mentre secondo il Fascio fiumano fu causata dalla fucilazione (14 giugno 1942) dei maestri elementari (e coniugi) Giovanni e Francesca Renzi, mandati dal regime fascista in quella zona per italianizzare la popolazione autoctona, interamente slava.
Il resto della popolazione (889 persone) fu deportata nei campi di internamento italiani e le abitazioni furono saccheggiate ed incendiate..
Controllo di autorità | VIAF (EN) 237484043 |
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