Prima Categoria 1906

Prima Categoria 1906 è un argomento che ha catturato l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Fin dalla sua nascita ha generato grande interesse e dibattito in diversi ambiti, dalla politica all’economia, alla cultura e allo spettacolo. La sua influenza si è estesa a vari ambiti della vita e il suo impatto continua ad essere oggetto di studio e analisi. In questo articolo esploreremo a fondo Prima Categoria 1906 e analizzeremo la sua rilevanza nella società odierna. Dalla sua origine alla sua evoluzione, ne esamineremo il ruolo nel mondo contemporaneo e rifletteremo sul suo significato per il futuro.

Prima Categoria 1906
Competizione Prima Categoria
Sport Calcio
Edizione
Organizzatore Federazione Italiana Football
Date dal 7 gennaio 1906
al 6 maggio 1906
Luogo Bandiera dell'Italia Italia
Partecipanti 5
Formula Eliminatorie regionali + girone finale
Risultati
Vincitore Milan
(2º titolo)
Secondo Juventus
Terzo Genoa
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera dell'Italia Guido Pedroni (3)
Incontri disputati 12
Gol segnati 31 (2,58 per incontro)
I calciatori del Milan campioni d'Italia: Bosshard, Attilio Colombo, Guerriero Colombo, Giger, Heuberger, Kilpin, Knoote, Malvano, Meschia, Moda, Pedroni, Rizzi, Sala, Alessandro Trerè, Attilio Trerè e Widmer
Cronologia della competizione
1905 1907

La Prima Categoria 1906 è stata la 9ª edizione del massimo campionato italiano di calcio, disputata tra il 7 gennaio e il 6 maggio 1906 e conclusa con la vittoria del Milan, al suo secondo titolo.

Capocannoniere del torneo è stato Guido Pedroni (Milan) con 3 reti.

La vittoria del campionato fu assegnata con uno doppio spareggio fra la Juventus e il Milan, entrambe classificatesi in testa nel girone finale. Il pareggio per 0-0 nella prima partita fra le due squadre rese necessaria la ripetizione della sfida; tuttavia, il secondo incontro non fu disputato per il ritiro dei bianconeri. I rossoneri vinsero quindi la partita per 2-0 a tavolino e conquistarono automaticamente il titolo.

Stagione

Il torneo fu il nono campionato italiano di calcio organizzato dalla Federazione Italiana del Football (FIF).

Formula

Il campionato di «Categoria A» mantenne invariato il regolamento dell'anno precedente, basato su gare di andata e ritorno, mentre le eliminatorie regionali erano seguite da una fase nazionale strutturata su un triangolare, cui si qualificava una sola rappresentante per regione.

Avvenimenti

Lo svolgimento del nono campionato italiano di calcio fu alquanto turbolento, essendo tormentato sia da vicissitudini legate al maltempo che da controversie regolamentari. Le prime polemiche si verificarono in occasione del match di ritorno dell'eliminatoria lombarda fra Milanese e Milan giocatosi il 14 gennaio e vinto dai rossoneri. Al termine della sfida, la Milanese presentò due reclami contro l'omologazione del risultato: uno perché riteneva che il Milan avesse schierato un giocatore, l'olandese François Menno Knoote, contro i regolamenti; l'altro perché la partita era stata interrotta 4 minuti prima del 90' causa oscurità. La Federazione il 28 gennaio deliberò di non omologare l'incontro e di farlo rigiocare il 4 febbraio, ma a quel punto la Milanese decise cavallerescamente di accettare il verdetto del campo, accontentandosi di aver avuto soddisfazione dal punto di vista giuridico. Il Milan, il quale aveva battuto i rivali cittadini anche nella partita di andata, poté così accedere al girone finale con il Genoa, giustiziere dell'Andrea Doria, e la Juventus, unica squadra piemontese iscritta al torneo.

In principio, il girone finale fu condizionato dalle cattive condizioni atmosferiche: l'11 febbraio era in programma Milan-Genoa, ma i liguri non riuscirono a recarsi a Milano a causa di una nevicata. I lombardi, con un atto di galanteria, non chiesero la vittoria per forfait e quindi la partita fu posticipata all'8 aprile, mentre il 4 marzo si tenne Genoa-Milan. La settimana successiva, per lo stesso motivo, non si giocò Juventus-Milan, anch'essa spostata a marzo. Successivamente, la situazione si complicò in seguito ad accese polemiche arbitrali. Durante Juventus-Genoa del 18 marzo il direttore di gara Umberto Meazza di Milano fu protagonista di decisioni contestate: dapprima annullò un gol ai liguri per fuorigioco, poi assegnò loro due calci di rigore (forse per compensazione) entrambi parati dal portiere piemontese Durante. Quando poi il genoano Goetzlof commise un brutto fallo contro lo juventino Diment, un litigio fra un giocatore del Genoa e uno spettatore degenerò in una rissa a cui parteciparono anche calciatori e dirigenti delle due società. La partita fu sospesa sull'1-0 per la Juventus. La FIF programmò la ripetizione del match per il 25 marzo sempre a Torino, ma il Genoa scelse di non scendere in campo per l'aperta ostilità del pubblico juventino. Il replay fu quindi spostato ad aprile sul terreno neutro di Milano, ma la vittoria della Juventus spinse il Genoa, che era matematicamente escluso dalla lotta scudetto, a non presentarsi all'ultima gara contro il Milan, concedendo la vittoria a tavolino ai rossoneri.

La rinuncia dei liguri, unita alla vittoria del Milan del 22 aprile contro la Juventus nel match conclusivo, permise così ai lombardi di piazzarsi primi nel girone a pari merito con i piemontesi, fatto che rese necessario uno spareggio da disputarsi sul campo della società col maggior numero di reti segnate. In teoria, essa avrebbe dovuto essere il Milan, grazie ai 2 gol assegnati d'ufficio contro il Genoa, che portavano il loro computo a 6 contro i 5 juventini. La FIF, però, stabilì da regolamento che le suddette marcature non andavano conteggiate a tal fine in quanto fittizie: di conseguenza i campioni in carica, grazie alle loro 5 reti "reali" contro le 4 rossonere, ottennero che lo spareggio si disputasse a Torino. La sfida terminò in parità e si dovette individuare, come da regolamento, un campo neutro per la nuova sfida. Essendo per ovvie ragioni di ordine pubblico impossibile giocare a Genova, la FIF individuò come campo neutro il terreno della US Milanese. La Juventus, nella persona del presidente Alfred Dick, non accettò tuttavia la designazione, ritenendo la sede di Milano non neutrale, e diede forfait, risolvendo a favore del Milan il tribolato torneo.

Squadre partecipanti

Liguria

Club Stagione Città Campo Stagione precedente
Andrea Doria dettaglio Genova Campo di Cornigliano Eliminatoria ligure in Prima Categoria
Genoa dettaglio Genova Campo sportivo di Ponte Carrega 2º posto nel girone finale in Prima Categoria

Lombardia

Club Stagione Città Campo Stagione precedente
Milan dettaglio Milano Campo Milan di Porta Monforte Eliminatoria lombarda in Prima Categoria
US Milanese dettaglio Milano Campo di Via Comasina 3º posto nel girone finale in Prima Categoria

Piemonte

Club Stagione Città Campo Stagione precedente
Juventus dettaglio Torino Velodromo Umberto I Vincitrice della Prima Categoria

Risultati

Calendario

Eliminatoria ligure

Genova
7 gennaio 1906
Andata
Genoa3 – 1Andrea DoriaCampo Sportivo di Ponte Carrega
Arbitro: Bandiera della Svizzera Suter (Milano)

Cornigliano
14 gennaio 1906
Ritorno
Andrea Doria0 – 1GenoaCampo di Cornigliano
Arbitro: Bandiera dell'Italia Camperio (Milano)

Verdetto
  • Genoa qualificato al girone finale.

Eliminatoria lombarda

Milano
7 gennaio 1906
Andata
Milan4 – 3
referto
US MilaneseCampo Milan di Porta Monforte
Arbitro: Bandiera dell'Italia Bosisio (Milano)

Milano
14 gennaio 1906
Ritorno
US Milanese1 – 2
referto
MilanCampo di Via Comasina
Arbitro: Bandiera della Svizzera Suter (Milano)

Verdetto
  • Milan qualificato al girone finale.

Eliminatoria piemontese

Verdetto
  • Juventus unica iscritta e qualificata al girone finale.

Girone finale

Classifica finale
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Milan 5 4 2 1 1 6 4 +2
2. Juventus 5 4 2 1 1 5 3 +2
3. Genoa 2 4 0 2 2 3 7 -4

Legenda:

      Campione d'Italia

Verdetto

  • Milan campione d'Italia 1906.

Squadra campione

Lo stesso argomento in dettaglio: Milan Foot-Ball and Cricket Club 1905-1906.
Formazione tipo (2-3-5) Giocatori (ruolo)
Bandiera dell'Italia Attilio Trerè (portiere)
Bandiera dell'Inghilterra Herbert Kilpin (terzino destro e capitano)
Bandiera dell'Italia Guido Moda (terzino sinistro)
Bandiera della Svizzera Oscar Joseph Giger (centro mediano)
Bandiera della Germania Hans Mayer Heuberger (mediano sinistro)
Bandiera della Svizzera Alfred Bosshard (mediano destro)
Bandiera dell'Italia Guido Pedroni (ala destra)
Bandiera dell'Italia Umberto Malvano (ala sinistra)
Bandiera dell'Italia Giuseppe Rizzi (mezzala destra)
Bandiera dell'Italia Alessandro Trerè (mezzala sinistra)
Bandiera della Svizzera Ernst Widmer (centro attacco)

Risultati

Calendario

Andata (1ª) Prima giornata Ritorno (4ª)
21 gen. 1-1 Genoa-Juventus 0-2 1º apr.
Riposa: Milan
Andata (2ª) Seconda giornata Ritorno (5ª)
4 mar. 2-2 Genoa-Milan 0-2 8 apr.
Riposa: Juventus


Andata (3ª) Terza giornata Ritorno (6ª)
11 mar. 2-1 Juventus-Milan 0-1 22 apr.
Riposa: Genoa

Spareggio primo posto

Torino
29 aprile 1906
Spareggio
Juventus0 – 0
(d.t.s.)
referto
MilanVelodromo Umberto I
Arbitro: Bandiera della Svizzera Suter (Milano)

Milano
6 maggio 1906, ore 15:00
Ripetizione
Milan2 – 0
(tav.)
referto
JuventusCampo di Via Comasina
Arbitro: Bandiera della Svizzera Suter (Milano)

Note

  1. ^ Almanacco illustrato del calcio. Fondato da Leone Boccali nel 1939. Pubblicazione annuale. Modena, Panini, 1939-. ISSN 11293381.
  2. ^ La Stampa, 26 novembre 1905.
  3. ^ Milan-Juventus 1906: il primo campionato assegnato in segreteria, Alessandro Bassi, calciomercato.com
  4. ^ Gazzetta dello Sport, 23 aprile 1906
  5. ^ Storia del calcio italiano: Prime feroci polemiche
  6. ^ a b La presidenza federale deliberò che la ripetizione dello spareggio «extra girone» si disputasse in campo neutro anziché al velodromo Umberto I di Torino perché la Juventus aveva già usufruito del diritto di giocare in casa il precedente incontro e non era ammessa in alcun modo la disputa di due gare consecutive in casa: la scelta ricadde sul campo dell'US Milanese in via Comasina 6, a Milano; cfr. I Campionati Italiani La finale fra il F. B. di Milano e la J. F. C. Torino (JPG), in La Gazzetta dello Sport, 4 maggio 1906. URL consultato il 6 maggio 2021. La Juventus aveva proposto, in alternativa, il campo di Alessandria o Vercelli; cfr. Campionati italiani La protesta del F. C. Juventus (JPG), in La Gazzetta dello Sport, 5 maggio 1906. URL consultato il 6 maggio 2021.
  7. ^ In Genoa Amore mio, p. 37, sono riportati come marcatori per il Genoa Cartier, Lancerotto su autogol e Mayer; per l'Andrea Doria il marcatore sarebbe Baglietto. Per l'Almanacco Storico del Genoa, p. 26, i marcatori rossoblù sarebbero Cartier, Baglietto su autogol e Mayer.
  8. ^ In Genoa Amore mio a pagina 37 sono riportati come marcatori per il Genoa Cartier, Lancerotto su autogol e Mayer, mentre per l'Andrea Doria il marcatore sarebbe Baglietto. Per l'Almanacco Storico del Genoa a pagina 26 i marcatori del Genoa sarebbero Cartier, Baglietto su autogol e Mayer.
  9. ^ Secondo l'Almanacco Storico del Genoa a p. 26 il marcatore sarebbe Giacomo Marassi.
  10. ^ A tavolino.
  11. ^ Vittoria assegnata a tavolino al Milan per rinuncia della Juventus a disputare l'incontro: secondo la dirigenza bianconera, infatti, nella scelta del campo dell'US Milanese mancavano i requisiti di neutralità («I. Non è giusto che trattandosi di un match da farsi in condizioni uguali il F. C. Juventus debba esso solo sostenere la fatica del viaggio Torino-Milano. II. Il campo dell'U. S. M. è troppo conosciuto ai giuocatori del «Milan Cricket». III. Non è giusto che il «Milan Cricket» debba godere dell'appoggio morale del pubblico milanese»); cfr. Campionati italiani La protesta del F. C. Juventus (JPG), in La Gazzetta dello Sport, 5 maggio 1906. URL consultato il 6 maggio 2021. Cfr., ancora, I Campionati Italiani Il Milano F. B. C. campione d'Italia pel mancato intervento del F. B. C. Juventus di Torino. (JPG), in La Gazzetta dello Sport, 8 maggio 1906. URL consultato il 6 maggio 2021.

Bibliografia

  • Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, Genova, De Ferrari, 2008, ISBN 978-88-6405-011-9.
  • Franco Venturelli, Genoa. Una Leggenda in 100 Partite, Nuova Editrice Genovese, 2010.
  • Gianni Brera e Franco Tomati, Genoa Amore mio, Nuove Edizioni Periodiche, 1992.
  • Gianluca Maiorca, Marco Montaruli e Paolo Pisano, Almanacco storico del Genoa, Fratelli Frilli Editori, 2011.