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Principes | |
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Manipolo di principes (e velites) secondo Polibio | |
Descrizione generale | |
Attiva | IV - I secolo a.C. |
Nazione | Roma Antica |
Tipo | fanteria |
Dimensione | 1.200 fanti per legione |
Guarnigione/QG | accampamento romano |
Equipaggiamento | spada, pilum, scudo ovale ed elmo |
Patrono | Marte dio della guerra |
Comandanti | |
Comandante attuale | Centurione |
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I principi (latino: principes) formavano la seconda linea dell'esercito della Roma repubblicana. Erano soldati di esperienza che formavano la seconda linea da battaglia nelle legioni manipolari della Roma repubblicana, dietro la prima degli hastati e davanti alla terza dei Triari.
I principes (come gli hastati ed i triarii) avevano l'obbligo di portare un'armatura completa (detta panoplia), che era costituita da:
Secondi nello scontro "corpo a corpo" con il nemico, essi lanciavano dapprima l'asta (da 15-20 passi dal nemico) e poi si avventavano, serrando le file, con la spada in pugno. Ecco come descrive il primo scontro Tito Livio:
«Quando l'esercito aveva assunto questo schieramento, gli hastati iniziavano primi fra tutti il combattimento. Se gli hastati non erano in grado di battere il nemico, retrocedevano a passo lento e i principes li accoglievano negli intervalli tra loro. i triarii si mettevano sotto i vessilli, con la gamba sinistra distesa e gli scudi appoggiati sulla spalla e le aste conficcate in terra, con la punta rivolta verso l'alto, quasi fossero una palizzata... Qualora anche i principes avessero combattuto con scarso successo, si ritiravano dalla prima linea fino ai triarii. Da qui l'espressione latino "Res ad Triarios rediit" ("essere ridotti ai triarii"), quando si è in difficoltà.»
Vi è, infine, da aggiungere che mentre hastati e principes, per le loro caratteristiche legate all'armamento ed alle modalità di combattimento, erano votati all'attacco, al contrario i triarii, seppur veterani dotati di grande esperienza anche individuale, erano destinati alla difesa. A loro era affidata l'ultima resistenza per sopravvivere.
In quel periodo la coscrizione era regolata sul censo e ogni soldato doveva procurarsi a proprie spese l'equipaggiamento. I principes, fra le tre linee di fanteria pesante, avevano possibilità economiche medie rispetto agli hastati ed ai triarii. Erano i più maturi rispetto alla prima linea.
Attorno alla metà del IV secolo a.C., durante la guerra latina, era utilizzata all'interno della legione, la formazione a manipolare (dal latino manipulus). La legione a sua volta era divisa in tre differenti schiere:
Queste prime due schiere (formate da 30 manipoli) erano chiamate antepilani.
La nuova organizzazione interna dell'esercito romano descritta da Polibio è da datarsi al principio della seconda guerra punica (218-202 a.C.). I fanti erano ora suddivisi in quattro differenti categorie, sulla base della classe sociale/equipaggiamento ed età:
Gaio Mario abolì la differenza fra hastati, principes e triarii riformando la legione manipolare nella coorte legionaria e a tutti i soldati diede lo stesso equipaggiamento e per tutti la stessa arma da lancio, il pilum.