Sinone

Questo articolo affronterà il problema di Sinone, che è diventato molto rilevante negli ultimi tempi. Sinone è un argomento che tocca un gran numero di persone in diversi ambiti della vita, siano essi professionali, personali, sociali o culturali. In questo articolo verranno esplorati diversi aspetti relativi a Sinone, dalla sua origine ed evoluzione fino alle sue possibili implicazioni future. Verranno inoltre analizzate diverse prospettive e opinioni sull'argomento, con l'obiettivo di offrire una visione completa e arricchente di questo tema di grande interesse per la società odierna.

Sinone
Sinone condotto prigioniero davanti a Priamo, illustrazione da un manoscritto dell'Eneide (Milano, Biblioteca Ambrosiana).
SagaCiclo Troiano
Lingua orig.Greco antico
AutoreOmero
Caratteristiche immaginarie
SessoMaschio

Sinone (in greco antico: Σινών?, Sinon) era figlio di Esimo, nipote di Autolico e cugino di Ulisse, con il quale prese parte alla guerra di Troia e al viaggio verso Itaca.

Il mito

Sinone nella guerra di Troia

Sinone ha un ruolo di primo piano nelle vicende che portarono alla caduta della città: egli infatti si fece appositamente prendere prigioniero dai Troiani, e una volta catturato riuscì a convincerli ad introdurre dentro le mura il famoso cavallo di legno che i Greci avevano costruito simulando l'intenzione di volerlo offrire in segno di riconciliazione e di espiazione. I Troiani, anche se avvertiti da Laocoonte si lasciarono convincere e accolsero il cavallo entro le mura; ma nel cuore della notte lo stesso Sinone fece uscire i Greci che si erano nascosti nel ventre della statua dando inizio alla conquista della città.

La morte

Sinone morì nel viaggio di ritorno a Itaca, nello stretto di Scilla e Cariddi.

Nella letteratura

Sinone è anche uno dei protagonisti del XXX canto dell'Inferno di Dante Alighieri, condannato nell'ottavo cerchio nella decima bolgia dei falsari. In questo episodio della Divina Commedia, Sinone viene presentato a Dante dal compagno di pena Mastro Adamo, il quale svela al poeta fiorentino che Sinone in vita mentì sulla vera natura del Cavallo di Troia; sentendosi offeso, Sinone sferra un pugno sull'enorme stomaco di Mastro Adamo, il quale gli restituisce il colpo in pieno viso. Dopo questa scena, seguono delle dure accuse reciproche, rinfacciandosi dei peccati che li hanno portati alla dannazione ed al tormento eterno.

Bibliografia

Presenze letterarie antiche: Virgilio, Eneide cap. II; Epitome 5.15 e 19;

L'Equos Troianus, cothurnata scritta da Nevio, parlava proprio del tradimento di Sinone. Non sono pervenuti frammenti che ne indichino il nome.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni