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Nel campionato di serie B 1989-90, l'Avellino si presenta ai nastri di partenza come una delle squadre più accreditate alla promozione. La rosa viene infatti rafforzata notevolmente grazie agli innesti di alcuni promettentissimi giovani, gli attaccanti Francesco Baiano e Fabrizio Ravanelli, del portiere Giuseppe Taglialatela e del centrocampista Roberto Onorati. La panchina è affidata all'esperto tecnico toscano Nedo Sonetti. Contrariamente alle attese l'Avellino non è riuscito mai ad inserirsi nel gruppo delle squadre di vertice e disputa un campionato assai mediocre. Nel girone di ritorno il tecnico Nedo Sonetti è stato sostituito dall'emergente Adriano Lombardi ma senza ottenere i risultati attesi, anzi la squadra ha rischiato di retrocedere, essendo riuscita a salvarsi solo all'ultima giornata e per un solo punto, grazie al pareggio interno (1-1) con il Pescara. Nella Coppa Italia che è tornata ad essere ad eliminazione diretta, gli irpini sono subito estromessi dal torneo, sconfitti al Partenio (1-2) dal Cesena.