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Nella stagione 1991-92 l'Avellino viene rilevato dal nuovo Presidente Gaetano Tedeschi. La panchina viene affidata a Bruno Bolchi. Il campionato non inizia male, nel girone di andata la squadra irpina raccoglie 18 punti e naviga a metà classifica, a metà dicembre, dopo la sconfitta (1-0) di Palermo, la società decide di cambiare l'allenatore, in luogo di Bolchi arriva Francesco Graziani ma la situazione peggiora, con un girone di ritorno fallimentare e con la squadra sempre più allo sbando, il campionato si conclude con una amara retrocessione in serie C1, con l'Avellino che occupa l'ultimo posto in classifica a 29 punti, ben staccato dal gruppetto di squadre che si sono giocate la salvezza. Dopo 19 anni di fasti tra Serie A e B, i lupi biancoverdi tornano a disputare un campionato di terza serie. Nella Coppa Italia gli irpini lasciano la competizione al primo turno, superati nel doppio confronto con la Casertana.