Nell'articolo di oggi esploreremo l'impatto di Valerio Ruggeri sulla nostra società moderna. Valerio Ruggeri è stato argomento di interesse e dibattito per molto tempo e la sua influenza può essere vista in una varietà di contesti, dalla sfera politica e sociale, a quella culturale e tecnologica. Approfondendo questo argomento, approfondiremo le sue origini storiche, le sue implicazioni attuali e il suo potenziale per modellare il futuro. Attraverso un'analisi dettagliata e una valutazione critica, cerchiamo di far luce su Valerio Ruggeri e sul suo significato per la nostra realtà contemporanea.
Valerio Ruggeri (Cinisello Balsamo, 12 febbraio 1934 – Roma, 4 luglio 2015) è stato un attore e doppiatore italiano.
Attore teatrale, lavora dall'inizio degli anni sessanta nella compagnia di Dario Fo e Franca Rame in una serie di lavori portati anche in televisione dalla Rai, tra le quali: L'uomo nudo e l'uomo in frac, I tre bravi, Un morto da vendere, Parliamo di donne, Isabella, tre caravelle e un cacciaballe.
Doppiatore dalla fine degli anni cinquanta, sua la voce dell'onesto Nels Oleson ne La casa nella prateria, lavora anche in versioni di commedie di Shakespeare in lingua inglese, tradotte in italiano come Riccardo III, Sogno di una notte di mezza estate, Pene d'amore perdute. È anche stato molto attivo nel doppiaggio di film Disney, soprattutto nella voce di Tappo il coniglio nei cortometraggi, mediometraggi e lungometraggi di Winnie the Pooh (per poi essere rimpiazzato da Oliviero Dinelli in Ritorno al Bosco dei 100 Acri)
Ha doppiato molti personaggi, perlopiù secondari, nelle varie serie del cartone animato Lupin III.
Inoltre aveva doppiato anche Herbert nei Griffin dalla decima alla tredicesima stagione, in sostituzione di Mario Milita.
È morto a Roma il 4 luglio 2015 per un infarto, all'età di 81 anni. I funerali si sono svolti il 6 luglio in piazza San Pietro.
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