Yōichirō Nambu

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Yōichirō Nambu
Premio Wolf Premio Wolf per la fisica 1994
Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la fisica 2008

Yōichirō Nambu (南部陽一郎?, Nambu Yōichirō; Tokyo, 18 gennaio 1921Osaka, 5 luglio 2015) è stato un fisico giapponese naturalizzato statunitense, premio Nobel per la fisica nel 2008.

Biografia

Negli anni quaranta, durante la formulazione dell'elettrodinamica quantistica, collabora con Shin'ichirō Tomonaga, uno dei padri della nuova teoria. Laureatosi a Tokyo nel 1952, nello stesso anno è invitato all'Institute for Advanced Study a Princeton. Nel 1958 diventa professore di fisica all'Università di Chicago.

Ha dato numerosi contributi allo sviluppo delle teorie delle particelle elementari: introducendo nel 1960, insieme a Giovanni Jona-Lasinio, il meccanismo di rottura spontanea di simmetria, ancora oggi al centro delle ricerche miranti a una teoria unificata delle interazioni fondamentali, proponendo nel 1965 la carica di colore nella cromodinamica quantistica e, nel 1970, il primitivo modello della corda vibrante, poi diventata stringa (indipendentemente introdotto nello stesso anno anche da Holger Bech Nielsen e Leonard Susskind).

Ha dato il nome all'azione di Nambu-Goto nella teoria delle stringhe e ai bosoni di Nambu-Goldstone che si presentano nella rottura spontanea di simmetria.

Ha vinto numerosi premi e riconoscimenti: il Premio J. Robert Oppenheimer, la Medaglia nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, il "Japan's Order of Culture", la medaglia Max Planck, il premio Wolf, la medaglia Franklin, la medaglia Dirac, il Premio Sakurai, fino all'assegnazione nel 2008 del Premio Nobel per la fisica (condiviso con Makoto Kobayashi e Toshihide Maskawa) per i lavori che aveva svolto con Jona-Lasinio.

Note

  1. ^ Y. Nambu e Giovanni Jona-Lasinio, Dynamical Model of Elementary Particles Based on an Analogy with Superconductivity. I, in Physical Review, vol. 122, aprile 1961, pp. 345-358.
  2. ^ Y. Nambu e Giovanni Jona-Lasinio, Dynamical Model of Elementary Particles Based on an Analogy with Superconductivity. II, in Physical Review, vol. 124, ottobre 1961, pp. 246-254.

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