Andrew Stanton

Andrew Stanton è un argomento di grande attualità oggi, poiché ha un impatto diretto sulle nostre vite. Nel corso della storia, Andrew Stanton è stato oggetto di studi, dibattiti e controversie, e non c'è da meravigliarsi, poiché la sua importanza è innegabile. In questo articolo esploreremo vari aspetti di Andrew Stanton, analizzando il suo coinvolgimento in diversi aspetti della società. Dalla sua origine alla sua proiezione nel futuro, compresa la sua influenza sulla cultura, sulla politica e sull'economia, approfondiremo un'analisi che ci permetterà di comprendere meglio l'importanza di Andrew Stanton nel mondo di oggi.

Andrew Stanton nel 2012
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior film d'animazione 2004
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior film d'animazione 2009

Andrew Stanton (Rockport, 3 dicembre 1965) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e doppiatore statunitense.

Deve la sua popolarità alla collaborazione con la Pixar, per la quale ha scritto e prodotto molti dei loro film, e ha diretto i film Alla ricerca di Nemo, WALL•E, Alla ricerca di Dory e co-diretto A Bug's Life - Megaminimondo.

Si aggiudicò la nomination per tre Premi Oscar come miglior sceneggiatura originale per Toy Story, Alla ricerca di Nemo e WALL•E: per gli ultimi due si aggiudicò il Premio Oscar per il miglior film d'animazione.

Biografia

Carriera

È stato assunto nel 1990 presso i Pixar Animation Studios, chiamato da John Lasseter. Lasseter notò Stanton per i suoi cortometraggi A story e Somewhere in the Arctic presentati allo "Spike and Mike's Festival of Animation" del 1987.

Stanton ha studiato come animatore tradizionale presso il California Institute of the Arts (CalArts), ed è approdato alla Pixar, studio di animazione al computer, senza la minima dottrina sull'informatica. Appena diplomatosi al CalArts iniziò a collaborare, oltre che con Lasseter, anche con un altro importante animatore americano, Ralph Bakshi, con il quale lavora alla scrittura di alcuni episodi della serie animata Mighty Mouse, the New Adventure.

Stanton e John Lasseter erano gli unici dipendenti Pixar che fossero degli animatori, e non programmatori o ingegneri informatici. Stanton inizialmente collaborò all'animazione di spot commerciali, business verso cui in quegli anni era orientata la Pixar. Successivamente fece parte del team creativo degli ideatori di Toy Story, il primo lungometraggio d'animazione interamente in CGI. Con questo film Andrew Stanton guadagnò la sua prima nomination agli Oscar, quella per la miglior sceneggiatura originale (riconoscimento che per la prima volta andò a un film d'animazione).

Nel 2003 scrive e dirige il suo primo lungometraggio, Alla ricerca di Nemo. Con questo film Andrew Stanton ottiene il premio Oscar per il miglior film d'animazione e la sua seconda nomination per la miglior sceneggiatura originale.

Nel 2008 realizza il suo secondo film, WALL•E, che anche questa volta scrive e dirige e ottiene nuovamente l'oscar come miglior film d'animazione. Lavora con Mark Andrews alla scrittura dell'adattamento cinematografico dei romanzi di John Carter di Marte, serie fantascientifica scritta agli inizi del '900 da Edgar Rice Burroughs, di cui la Walt Disney Pictures ha recentemente acquistato i diritti. Inaspettatamente dato l'enorme successo delle precedenti due opere, il film è stato uno dei più grandi flop della storia del cinema.

Dal 1991 è sposato con Julie (fotografa) da cui ha avuto due figli: Ben e Audrey.

Filmografia parziale

Andrew Stanton al Festival del Cinema di Venezia nel 2009

Regista

Cinema

Televisione

Sceneggiatore

Cinema

Televisione

Produttore esecutivo

Animatore

  • A Story – cortometraggio (1987)
  • Somewhere in the Arctic – cortometraggio (1987)

Doppiatore

Doppiatori italiani

Note

  1. ^ (EN) Andrew Stanton briefly updates John Carter of Mars adaptation, su firstshowing.net, 19 giugno 2008.
  2. ^ (EN) Exclusive: John Carter of Mars Arriving at Disney?, su tmz.com, 12 gennaio 2007.
  3. ^ quotidiano "il Giornale" del 21.3.2012, p. 33, articolo "disney distrutta dai marziani. In fumo 200 milioni di dollari"

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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