Al giorno d'oggi, Isabelle Huppert è un argomento che ha catturato l'attenzione di molte persone in tutto il mondo. Con il progresso della tecnologia e della globalizzazione, Isabelle Huppert è diventato un argomento rilevante che ha un impatto diretto sulla vita quotidiana delle persone. Dal suo impatto sull'economia globale alla sua influenza sulla società, Isabelle Huppert è diventato un punto di interesse per accademici, professionisti e pubblico in generale. In questo articolo esploreremo in dettaglio tutte le sfaccettature di Isabelle Huppert e come si è evoluto nel corso degli anni.
Huppert ha una relazione con lo scrittore, produttore e regista Ronald Chammah dal 1982.
Hanno tre figli, tra cui l'attrice Lolita Chammah, con la quale ha recitato in cinque film.
Huppert è proprietaria dei cinema di repertorio Christine Cinéma Club ed Ecoles Cinéma Club di Parigi, curati dal figlio Lorenzo.
Mary Said What She Said, di Robert Wilson. Théâtre de la Ville di Parigi, Wiener Festwochen di Vienna, Cultural Centre of Belém di Lisbona, Teatre Lliure di Barcellona, Thalia Theater di Amburgo (2019, 2023)
Huppert detiene il record per essere l'attrice con il maggior numero di film iscritti al concorso ufficiale del Festival di Cannes. Al 2022 ha avuto 22 film nella competizione principale e un totale di 29 film proiettati al festival. Le frequenti apparizioni di Huppert a Cannes l'hanno portata ad essere soprannominata "la regina di Cannes" dai giornalisti.[senza fonte]
David Thomson su Madame Bovary di Claude Chabrol: " deve essere classificata come una delle attrici più affermate al mondo oggi, anche se sembra priva della passione o dell'agonia della sua contemporanea, Isabelle Adjani ".
Stuart Jeffries di The Observer su La pianista: "Questa è sicuramente una delle più grandi interpretazioni della già illustre carriera di attore di Huppert, anche se è molto difficile da guardare". Il regista, Michael Haneke: " ha una tale professionalità, il modo in cui è in grado di rappresentare la sofferenza. Da un lato c'è l'estremo della sua sofferenza e poi c'è il suo gelido intellettualismo. Nessun altro attore può combinare le due cose".
Della sua interpretazione in Hidden Love del 2007, Roger Ebert ha dichiarato: "Isabelle Huppert fa un bel film dopo l'altro ... è senza paura. I registi spesso dipendono dal suo dono per trasmettere depressione, compulsione, egoismo e disperazione. Può essere divertente e affascinante, ma lo possono fare anche molti attori. Lei è al completo controllo di un volto che guarda il vuoto con vacuità". Nel 2010, ST VanAirsdale l'ha descritta come "probabilmente la più grande attrice cinematografica del mondo".
Il lavoro di Huppert in Elle e Le cose che verranno è in cima alla classifica di The Playlist di "The 25 Best Performances Of 2016": "Lei corre la gamma emotiva da un film all'altro, carnale, selvaggia, distrutta, svogliata, invulnerabile ma esposta, una donna sull’orlo del collasso che rifiuta di soccombere alle sue instabilità. La carriera di Huppert abbraccia quattro decenni e cambia, oltre a un mucchio di premi e riconoscimenti, ma con Elle e Things To Come, potrebbe benissimo vivere il suo anno migliore."
Nata come attrice teatrale, Isabelle Huppert alterna il cinema al teatro con straordinaria produttività e con risultati che ne fanno l’interprete forse più premiata di sempre. Il suo nome, strettamente legato al cinema d’autore francese ed europeo, garantisce la qualità delle produzioni alle quali partecipa: è un’artista che sceglie con cura le sceneggiature, i suoi ruoli e i registi con cui lavorare ed è sempre capace di dare un segno ai film che interpreta. Huppert, icona mondiale del cinema contemporaneo, non ha mai abbandonato il teatro, arte che continua a praticare con passione, grande interesse e mirabili prove attoriali. Le ragioni della sua passione teatrale, da lei stessa espresse aprendo lo scorso marzo la Giornata Mondiale del Teatro, possono coincidere pienamente con le motivazioni del XVI Premio Europa per il Teatro che, con gioia autentica, le assegniamo quest’anno: «Il teatro per me è l’altro, il dialogo, l’assenza di odio, l’amicizia tra i popoli. Non so bene che cosa significhi, ma credo nella comunità, nell’amicizia tra gli spettatori e gli attori, nell’unione di tutti quelli che il teatro riunisce, quelli che scrivono, che traducono, quelli che lo illuminano, lo vestono, lo decorano, quelli che lo interpretano, quelli che lo fanno, quelli che ci vanno. Il teatro ci protegge, ci dà rifugio. Sono convinta che ci ama tanto quanto noi l’amiamo. Mi ricordo di un vecchio direttore di scena all’antica, che prima di sollevare il sipario, dietro le quinte, diceva ogni sera con voce ferma: “Spazio al teatro!”».
Doppiatrici italiane
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Isabelle Huppert è stata doppiata da:
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