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Bjarne Riis | ||
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Bjarne Riis sull'ammiraglia del Team CSC nel 2007 | ||
Nazionalità | Danimarca | |
Altezza | 186 cm | |
Ciclismo | ||
Specialità | Strada, pista | |
Termine carriera | 1999 - ciclista | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
1986 | Roland | |
1987 | Lucas | |
1988 | Toshiba | |
1989 | Super U | |
1990-1991 | Castorama | |
1992-1993 | Ariostea | |
1994-1995 | Gewiss | |
1996-1999 | Deutsche Telekom | |
Nazionale | ||
1989-1997 | Danimarca | |
Carriera da allenatore | ||
2000 | Memory Card | |
2001-2008 | Team CSC | |
2009-2013 | Saxo Bank | |
2014-2015 | Tinkoff | |
Statistiche aggiornate al aprile 2015 |
Bjarne Lykkegård Riis (Herning, 3 aprile 1964) è un ex ciclista su strada, pistard e dirigente sportivo danese. Professionista dal 1986 al 1999, vinse il Tour de France 1996, Amstel Gold Race 1997 e diverse tappe del Giro d'Italia. Dal 2000 al 2015 è stato team manager e direttore sportivo della squadra ciclistica CSC/Saxo/Tinkoff.
Esordì tra i professionisti nel 1986. Nel biennio 1994-1995 corse tra le file del discusso team italiano Gewiss-Ballan: al primo anno, secondo il dottor Messini D'Agostini (uno dei magistrati nel processo che vide coinvolto il medico Francesco Conconi), Riis era solito avere variazioni non naturali di ematocrito superiori al 20%. L'anno dopo il danese concluse al terzo posto il Tour de France; nei giorni prima della fine della corsa – lo si seppe da documenti sequestrati a Conconi – gli era però stato rilevato un tasso di ematocrito al 56,3%.
Al termine del 1995 si accasò al Team Deutsche Telekom. Nella stagione subito seguente, all'età di trentadue anni, vinse il Tour de France, potendo contare quell'anno sul giovane Jan Ullrich come gregario. Dopo la vittoria al Tour si guadagnò nel gruppo il soprannome di Monsieur 60%, con riferimento al suo tasso di ematocrito; il massaggiatore della Telekom Jeff D'Hont testimoniò peraltro come, durante la seconda settimana di quel vittorioso Tour, l'ematocrito del danese avesse raggiunto addirittura il 64%, e come di conseguenza si fossero rese necessarie delle iniezioni anti-trombosi. Riis comunque non venne mai trovato positivo all'antidoping.
Negli anni a seguire vinse l'Amstel Gold Race 1997; in precedenza si era aggiudicato tre campionati nazionali danesi e alcune tappe al Giro d'Italia. La sua carriera terminò prematuramente il 18 giugno 1999, per colpa di un infortunio causatogli dopo una caduta avvenuta durante una tappa del Tour de Suisse. Dopo il suo ritiro dal ciclismo professionistico divenne nell'agosto del 2000 direttore sportivo alla Memory Card-Jack & Jones per le corse a tappe.
Il 25 maggio 2007, in una conferenza stampa, Riis ammise, seguendo l'esempio di altri suoi ex compagni di squadra quali Aldag e Zabel, di aver fatto uso di doping durante la sua carriera, precisamente tra il 1993 e il 1998, assumendo EPO, cortisone e somatotropina. Si disse inoltre disposto a restituire la maglia gialla vinta al Tour del 1996. Il 4 luglio 2008, proprio alla vigilia del Tour de France 2008, l'organizzazione della Grande Boucle riattribuì a Riis la vittoria del 1996 poiché, essendo passati più di dieci anni al momento della confessione, il reato era prescritto.
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