Nel mondo di oggi, Casalbordino è diventato un argomento di crescente interesse e dibattito. Con l’avanzare della società, le diverse prospettive e discussioni su Casalbordino hanno portato a una maggiore consapevolezza e comprensione della sua importanza. Che sia attraverso i progressi tecnologici, i cambiamenti culturali o le scoperte scientifiche, Casalbordino ha catturato l'attenzione degli esperti e del grande pubblico. In questo articolo esploreremo diversi aspetti relativi a Casalbordino e il modo in cui ha influenzato e continuerà ad influenzare vari aspetti della nostra vita.
Casalbordino comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Abruzzo |
Provincia | Chieti |
Amministrazione | |
Sindaco | Filippo Marinucci (centrodestra) dal 5-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021) |
Territorio | |
Coordinate | 42°09′N 14°35′E / 42.15°N 14.583333°E |
Altitudine | 203 m s.l.m. |
Superficie | 46,02 km² |
Abitanti | 5 745 (31-10-2023) |
Densità | 124,84 ab./km² |
Frazioni | Boragna Lunga, Casalbordino Lido, Casecarogna, Cavalluccio, Cerreto, Fontanelle, Iannace, Leoni, Miracoli, Piana D'Alloro, Piane Sabelli, Piantonella, Ripa, Santini, Santo Stefano, Selvotti, Solagna Lunga, Termine, Usco, Verdugia, Vidorni, Villa Lanza, Villa Vecchia. |
Comuni confinanti | Atessa, Paglieta, Pollutri, Torino di Sangro, Vasto, Villalfonsina |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 66021 |
Prefisso | 0873 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 069015 |
Cod. catastale | B865 |
Targa | CH |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa) |
Cl. climatica | zona D, 1 540 GG |
Nome abitanti | casalesi |
Patrono | santo Stefano |
Giorno festivo | ultima domenica di giugno |
PIL | (nominale) 85,7 mln € |
PIL procapite | (nominale) 14 500 € |
Cartografia | |
Posizione del comune di Casalbordino all'interno della provincia di Chieti | |
Sito istituzionale | |
Casalbordino (Lù Cuasàlë in abruzzese), è un comune italiano di 5 745 abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo, ed è sede dell'unione dei comuni dei Miracoli.
Si trova a circa 6 km dalla costa adriatica, su un colle delimitato dai fiumi Osento e Sinello.
Il Lido di Casalbordino, attrezzata e frequentata località balneare con ampia spiaggia sabbiosa, dista 7,5 km dal capoluogo comunale e si estende lungo la suggestiva Costa dei Trabocchi, a brevissima distanza dalla spettacolare costa rocciosa della Riserva Naturale Marina di Punta d'Erce (o Punta Aderci), chiamata in zona "la piccola Normandia".
Il nome si vuole risalga ad un condottiero di quel periodo, Roberto Bordinus, che capitanava la guarnigione a difesa del monastero.
Casal, ossia casale, piccolo territorio di abitazioni che stava a guardia del monastero, sviluppatosi da un'antica torre, successivamente divenne il centro fortificato, feudo dei D'Avalos.
Tracce di insediamenti di periodo frentano (a partire dall'XI secolo a. C.) e romano si trovano lungo una serie di tratturi e tratturelli. L'area era, infatti, zona di collegamento tra l'Apulia, la Via Tiburtina Valeria ed il Tratturo Adriatico. L'area archeologica di Santini mostra importanza economica e sacrale dal II secolo a.C. per i pastori transumanti e per i villaggi nei pressi. L'attività in loco rimane fino al V-VI secolo, fino alle invasioni delle truppe bizantine di Bellisario prima, e degli Ungari e saraceni poi.
In località Santini nel 971 il marchese Trasmondo costruisce un monastero in cui vi si insedia l'Abate Giovanni: si tratta dall'Abbazia di Santo Stefano in Rivomaris, atta a controllare il territorio marittimo assieme all'Abbazia di San Giovanni in Venere e alla Badia di San Vito a San Salvo. L'importanza e il prestigio del monastero sono offerti dalla stessa Cronica di Santo Stefano, redatta nel XII secolo. Tra il 1300 ed il 1400 in alcuni centri limitrofi vi furono alcune ondate di peste, ma non a Casalbordino protetto dalla sua posizione dominante sul tratturo.
Nel XV secolo fu feudo dei D'Avalos il cui tracollo trascinò il paese in un declino fino all'abbandono. Così il borgo passò al dominio della famiglia Di Capua, e l'antico assetto medievale fu smembrato per la costruzione di residenze gentilizie e civili. Nel 1576 si verificò nella zona dell'odierno Santuario il miracolo dell'apparizione della Madonna a un contadino, dopo una grandinata. Sempre in questi anni le coste di Casalbordino sono saccheggiate da attacchi degli Ottomani, che distruggono il monastero di Santo Stefano, che subirà una decadenza sino a scomparire quasi del tutto.
Nell'Ottocento vi fu un'espansione del centro medievale. Nel 1889 il santuario è visitato da Gabriele D'Annunzio, che rimarrà colpito dalla fedeltà morbosa dei pellegrini abruzzesi, immortalando la scena nel romanzo Il trionfo della morte.
Nei primi anni della seconda guerra mondiale, tra il 1940 e 1943, Casalbordino fu uno dei comuni dell'Abruzzo ad essere designato dalle autorità fasciste come luogo di internamento civile per profughi ebrei stranieri presenti in Italia. Dopo l'8 settembre 1943, nonostante la presenza di truppe tedesche nella zona, gli 8 ex-internati riuscirono a sfuggire alla cattura, fino a raggiungere le località già liberate dell'Italia meridionale.
I dintorni di Casalbordino furono colpiti nel 23-24 novembre 1943 da un massiccio bombardamento alleato contro i tedeschi, mentre avanzava l'VIII Armata britannica del generale Montgomery. Casalbordino rimase illesa, ma rimase danneggiato il santuario dei Miracoli, che una decina di anni dopo venne completamente ricostruito.
Tra il 1957 e il 1962 il Santuario dei Miracoli fu notevolmente ampliato per le esigenze dei fedeli, tornando ad essere un punto di riferimento centrale per la religiosità della comunità, e per i frequenti pellegrinaggi abruzzesi e non. Destinata anche a divenire un centro a vocazione turistica, dall'inizio degli anni '60 presso la costa è sorto il villaggio di Casalbordino Lido, mentre spiagge libere, caratterizzate dai trabocchi, si trovano in località Santo Stefano, al confine con Le Morge di Torino di Sangro, e a sud col comune di Vasto.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Casalbordino sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 agosto 1982.
A Casalbordino sono presenti due poli culturali: un auditorium presso il corso Garibaldi, e la biblioteca dei Padri Benedettini nel monastero del santuario della Madonna dei Miracoli.
Il paese di Casalbordino è presente nella parte finale del romanzo di Gabriele D'Annunzio: Il trionfo della morte del 1894, ultimo della "trilogia della Rosa", inizia col Piacere (1889). Particolare rilevanza della città nelle pagine del libro appartiene alla basilica della Madonna dei Miracoli, dove il protagonista Giorgio Aurispa, un nobile romano di origini di Guardiagrele (alter ego del poeta), si reca assieme alla sua fidanzata Ippolita Sanzio. Il tema del romanzo riguarda la morte, un destino orrifico e autodistruttivo che aleggia sul protagonista sin dall'inizio delle vicende, malgrado egli tenti di superare questo stato d'animo opprimente scoprendo la filosofia superomista di Nietzsche, leggendo lo Zarathustra presso il cosiddetto "eremo dannunziano". Giorgio rimane particolarmente affascinato e sconvolto dalla manifestazione fanatica di devozione del popolo abruzzese di Casalbordino nei confronti di Santa Maria, descrivendo in tutte le forme orribili e sconcertanti le preghiere della gente ammalata, che chiede la grazia a Dio.
La descrizione appassionata, e anche piuttosto caricata di questo spettacolo miserveole della popolazione moribonda e ammalata che chiede soccorso alla Vergine, proviene da un'esperienza del 1889 dello stesso D'Annunzio, che soggiornò in Abruzzo per attendere alla stesura del suo primo romanzo, e poi del Trionfo, allora abbozzato col titolo "L'Invincibile". Già l'amico compositore Francesco Paolo Tosti intorno al 1875 aveva assistito all'esperienza mistica del pellegrinaggio a Casalbordino, tuttavia D'Annunzio dovette rimanere parecchio affascinato, come testimonia in alcune lettere all'amante Barbara Leoni, che trascorse l'estate dell'anno con il poeta presso il casale dell'eremo dannunziano, presso San Vito Chietino, dove è ambientata anche larga parte del romanzo. Più o meno, la descrizione squisitamente verista, ma anche esagerata dal punto di vista patetico in queste lettere, corrisponde a quella rielaborata nelle pagine del romanzo, in cui il protagonista Giorgio comprende l'irrevocabilità del suo destino, poiché il messaggero della morte e della distruzione è proprio al suo fianco, Ippolita, che rimane deliziata e ammirata, nel vero senso del sentimento del "sublime" provato davanti alla vista dello spettacolo miserevole dei malati che si trascinano caproni, nella chiesa, verso l'altare dell'effigie.
Casalbordino è particolarmente legata all'apparizione della cosiddetta "Madonna dei Miracoli" avvenuta nel 1576 davanti al contadino Alessandro Muzii, che pregò la Vergine durante una tempesta di grandine per non vedere il proprio raccolto distrutto. Il pellegrinaggio e la devozione ben presto superò il confine casalese, e si estese in tutto l'Abruzzo, tanto che all'epoca di D'Annunzio, l'affluenza aveva raggiunto considerevoli proporzioni, durante i giorni del 10 e dell'11 giugno. La tradizione dei miracoli e delle grazie concesse dalla Madonna ai malati, agli infermi e ai disgraziati, è ben documentata, e ancora oggi continuerebbe, stando a testimonianze di grazie ottenute dalla Madonna.
La festa attuale si svolge i giorni del 10 e dell'11 giorni: il primo giorno la statua della Madonna viene portata in trionfo dal santuario al paese di Casalbordino, dopo le sante messe, l'adorazione dell'icona votiva presso il capo altare, e la recitazione del Rosario, con benedizione della statua finale. Il secondo giorno si svolge il programma civile, che prevede fiere, mercatini e il gran concerto finale.
L'economia del luogo è prevalentemente agricola (olivi e vigneti), ma fin dall'Ottocento ha rivestito una notevole importanza il turismo sacro per la presenza del santuario dei Miracoli, e, negli ultimi decenni, anche il turismo balneare grazie alla presenza, nel territorio comunale, di spiagge di arena fina (Lido di Casalbordino) e alla vicinanza della Riserva naturale guidata Punta Aderci. Nel territorio comunale costiero, si conservano le cosiddette "dure" di Casalbordino, luogo naturale protetto dove nidifica la specie del fratino, caratteristica è anche la spiaggia di località Santo Stefano, a confine col il fiume Osento. La località Casalbordino Lido-Termini invece è un piccolo villaggio dotato anche di chiesa, per gli stabilimenti balneari. All'altezza di località Termini si trova la riserva naturale Bosco Collerusci.
Presso Casalbordino è attiva anche una cantina sociale: Cantina Casal Bordino "dei Miracoli".
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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21 novembre 1993 | 26 maggio 2002 | Giovanni Tiberio | Lista civica (1993-1997) Lista civica di Centro-destra (1997-2002) |
Sindaco | |
27 maggio 2002 | 27 maggio 2007 | Maria Celano | Lista civica di Centro-destra | Sindaco | |
28 maggio 2007 | 5 luglio 2010 | Remo Bello | Lista civica | Sindaco | |
6 luglio 2010 | 15 maggio 2011 | Giovanni Incurvati | Commissario Prefettizio | ||
16 maggio 2011 | 4 giugno 2016 | Remo Bello | Lista civica Guardiamo avanti | Sindaco | |
5 giugno 2016 | in carica | Filippo Marinucci | Lista civica di Centro-destra Per Casalbordino | Sindaco |
Casalbordino è il paese di Antonio Tartaglia Campione Olimpico di Bob a 2 a Nagano 1998. La principale squadra di calcio della città è il Casalbordino che milita nel campionato di Eccellenza abruzzese e disputa le gare casalinghe allo Stadio comunale Nicola Galante. La massima categoria disputata nel calcio è stata l'Eccellenza con l'AOD CASALBORDINO per 2 stagioni dal 2020 al 2022 con la presidenza del dott. Santoro. Nel tennistavolo Casalbordino ha militato nel massimo campionato di serie A con la squadra denominata Amici del PingPong nelle stagioni 2008-09 e 2011-12 con il forte campione cinese LiWeimin a fare da chioccia ad un gruppo di forti ragazzi locali.
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