In questo articolo esploreremo il tema Conclave del 1724 da una prospettiva multidisciplinare, affrontando le sue implicazioni storiche, sociali e culturali. _Var1 è un argomento che ha suscitato l'interesse di ricercatori ed esperti in vari campi e la sua rilevanza è evidente nel contesto contemporaneo. In questo articolo esamineremo diversi approcci e teorie relativi a Conclave del 1724, nonché il suo impatto sulla società odierna. Attraverso un'analisi dettagliata, miriamo a offrire una visione completa di Conclave del 1724, esponendone gli aspetti meno conosciuti ed evidenziandone l'importanza nel panorama attuale.
| |||
---|---|---|---|
Papa Benedetto XIII | |||
Durata | Dal 20 marzo al 29 maggio 1724 | ||
Luogo | Palazzo Apostolico, Roma | ||
Partecipanti | 54 (12 assenti) | ||
Decano | Sebastiano Antonio Tanara | ||
Vice Decano | Vincenzo Maria Orsini | ||
Camerlengo | Annibale Albani | ||
Protodiacono | Benedetto Pamphilj | ||
Segretario del conclave | Domenico Riviera | ||
Eletto | Benedetto XIII (Vincenzo Maria Orsini) | ||
Il conclave del 1724 venne convocato a seguito della morte del papa Innocenzo XIII e si concluse con l'elezione del papa Benedetto XIII.
Al momento della morte di Innocenzo XIII il collegio cardinalizio contava 65 cardinali. Rispetto al precedente conclave (1721) la situazione era cambiata di poco, sia perché Innocenzo XIII, che aveva regnato solo tre anni, aveva creato solamente tre cardinali (uno di essi, il cardinal Dubois, era morto nel 1723), sia perché durante il suo pontificato morirono solo due dei partecipanti al conclave che lo aveva eletto.
Gli schieramenti che si formarono nel conclave del 1724 furono gli stessi di quello del 1721. I cardinali ritenuti papabili furono Francesco Pignatelli, considerato il grande favorito, Fabrizio Paolucci, Lorenzo Corsini, Sebastiano Antonio Tanara, Benedetto Pamphilj, Gianfrancesco Barbarigo e Marco Antonio Gozzadini.
Le votazioni iniziarono il 20 marzo 1724 con solo 32 cardinali. Subito fu in testa il cardinale Fabrizio Paolucci, ma, a causa della riluttanza delle potenze cattoliche, egli aveva poche possibilità di essere davvero eletto. Inoltre Carlo VI d'Asburgo pose nuovamente il veto, come nel 1721, contro di lui. Il 20 aprile Alessandro Albani propose la candidatura del cardinale gesuita Fabio degli Abati Olivieri, la quale trovò però la feroce opposizione da parte di molti cardinali dalla fazione imperiale, che accusarono Albani di aver tradito la Francia. Inoltre molti porporati non volevano un papa gesuita.
Il cardinale della corona d'Austria Juan Álvaro Cienfuegos Villazón propose allora la candidatura del cardinale Giulio Piazza, ma invano. Alla fine di maggio si propose il cardinale domenicano Vincenzo Maria Orsini. Il 29 maggio Orsini ottenne 53 voti su 54 e venne eletto papa, assumendo il nome di Benedetto XIII in onore del papa Benedetto XI, pontefice proveniente dall'ordine domenicano.
I seguenti cardinali parteciparono al conclave: