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Corno di Rosazzo comune | |
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(IT) Corno di Rosazzo (FUR) Cuar di Rosacis | |
Piazza XXVII Maggio. | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Provincia | Udine |
Amministrazione | |
Sindaco | Daniele Moschioni (Lega) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) |
Territorio | |
Coordinate | 45°59′N 13°27′E / 45.983333°N 13.45°E |
Altitudine | 88 m s.l.m. |
Superficie | 12,62 km² |
Abitanti | 3 121 (30-9-2021) |
Densità | 247,31 ab./km² |
Frazioni | Casali Cumini, Casali Gallo, Casali Godia, Gramogliano, Noax, Quattroventi, Sant'Andrat del Judrio, Visinale del Judrio |
Comuni confinanti | Cividale del Friuli, Cormons (GO), Dolegna del Collio (GO), Manzano, Premariacco, Prepotto, San Giovanni al Natisone |
Altre informazioni | |
Lingue | italiano, friulano |
Cod. postale | 33040 |
Prefisso | 0432 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 030030 |
Cod. catastale | D027 |
Targa | UD |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media) |
Cl. climatica | zona E, 2 340 GG |
Nome abitanti | cornesi |
Patrono | Santa Maria del Rosario |
Giorno festivo | 7 ottobre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Corno di Rosazzo nella ex provincia di Udine | |
Sito istituzionale | |
Corno di Rosazzo (Cuar di Rosacis in friulano, Koren in sloveno) è un comune italiano di 3 121 abitanti del Friuli-Venezia Giulia.
Corno è il nome del torrente (dal latino cornum) dal quale ha preso in parte la denominazione anche Corno di Rosazzo. Nasce con il nome di Rio Chiaro alle falde del monte Plagnava, scorre nei presso dell'abitato di Corno di Rosazzo e si getta nel torrente Judrio all'altezza di Chiopris-Viscone. Un luogo detto Cornium è ricordato nel 1211 (in loco qui dicitur Cornium). Nel 2011 si sono commemorati gli 800 anni di storia di Corno.
Rosazzo deriva da un aggettivo formato sul latino rosa attraverso il suffisso -aciu e indica una località e le sue rose. Anche le rose e la cornucopia nello stemma del comune ricordano questa etimologia.
Il territorio comunale fu sede di insediamenti umani fin dal mesolitico. Sono state ritrovate diverse tracce di insediamenti risalenti all'epoca romana, una fornace, una Villa, tracce della strada che collegava Forum Julii (Cividale) e il Pons Sontium (Isonzo), dove si collegava alla via consolare fra Aquileia ed Emona (Lubiana). Abitato anche nell'Alto Medioevo, il sito appartenne ai patriarchi di Aquileia, che nel 1135 lo cedettero all'abbazia di Rosazzo.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 1º novembre 1960.
«D'azzurro, alla cornucopia d'argento, posta in banda e rivolta verso il basso, dalla quale fuoriescono rose rosse, fogliate di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e d'azzurro.
Proprietà degli omonimi signori, è citato per la prima volta in un documento del 1292: dopo il loro avvicinamento ai conti di Gorizia, all'inizio del Trecento, le truppe del patriarca Ottobono circondarono il maniero e ne saccheggiarono i dintorni. Passato in feudo ai signori di Herbenstein, il fortilizio fu preso e atterrato nel 1353 dal patriarca Nicolò di Lussemburgo, ma i conti di Gorizia nel 1377 ne decisero la ricostruzione e riuscirono nell'intento solo nel 1424; appena ultimato il castello fu occupato dalla Repubblica Veneziana, che lo infeudò ai conti Zucco-Cuccagna. Nel 1431 il patriarca Ludovico di Teck, impegnato nel tentativo di riprendere i territori sottrattagli dai Veneziani, mise a ferro e fuoco una vasta parte delle colline orientali, compreso il paese di Corno.
Nel 1509 durante la guerra della lega di Cambrai il paese di Corno di Rosazzo insieme al castello di Gramogliano, furono devastati dall'esercito di Massimiliano I d'Asburgo guidato da Enrico IV di Brunswick-Lüneburg,
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono 169, ovvero il 5,25% della popolazione. L'unico gruppo di una certa consistenza è quello albanese, con 34 appartenenti.
A Corno di Rosazzo, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007.
La lingua friulana che si parla a Corno di Rosazzo rientra fra le varianti appartenenti al friulano centro-orientale.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 243896463 |
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