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All'epoca del cinema muto, fu l'interprete più popolare dei film di avventure, l'eroe cavalleresco e senza paura che affrontava i nemici con un sorriso di sfida e un'agilità acrobatica. Iniziò come attore teatrale, alternando il repertorio shakespeariano con la commedia leggera, l'operetta col vaudeville e, all'inizio del Novecento, da Denver si recò a New York al seguito della compagnia dell'attore britannico Frederick Warde che si può considerare lo scopritore di Fairbanks. Dopo vari lavori, Fairbanks debuttò finalmente a Broadway nel 1902.
Fu avviato al cinema dal grande registaDavid Wark Griffith e debuttò sul grande schermo nel 1915. Non era un grande attore, ma possedeva in sommo grado tutte le qualità del divo. Con la sua irresistibile carica di vitalità e simpatia, incarnava il mito statunitense del dinamismo come forma di autoesaltazione e strumento del successo. Nel 1919, insieme alla moglie Mary Pickford, al regista David Wark Griffith e al suo caro amico Charlie Chaplin, fondò la casa di distribuzione United Artists. La compagnia aveva lo scopo di sottrarre al monopolio delle grandi case di distribuzione i film prodotti dagli stessi attori o dai registi che aderirono all'iniziativa, dando loro un canale distributivo a livello nazionale che prima non esisteva.
Chiamato il re di Hollywood finché non finì l'era dei film muti (quando tale appellativo passò a Clark Gable), Fairbanks fu uno dei 36 membri fondatori dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences (AMPAS), un'organizzazione per il miglioramento e la promozione mondiale del cinema, che nacque nel 1927 e che nel 1929 creò il Premio Oscar.
Nel 1940 Fairbanks ricevette un Oscar alla carriera postumo per lo sviluppo della cinematografia mondiale, in qualità di primo presidente dell'AMPAS.
(EN) Mary Pickford, Sunshine and Shadow, Doubleday & Co., 1955 (autobiografia)
(EN) Ray Stuart Immortals of the Screen, Bonanza Books, New York 1965
(FR) Charles Ford, Douglas Fairbanks ou la nostalgie de Hollywood, Éditions France Empire, Paris - 1980
(EN) Ronald Bergan, The United Artists Story, Octopus Book Limited, 1986 ISBN 0-517-56100-X
(FR) Gomery, Douglas: L'Age d'or des Studios, ed. Cahiers du Cinéma, 1987 ISBN 2-86642-049-7 (versione francese di Hollywood Studio System BFI/Mac Millan 1986)