Questo articolo affronterà il tema Emilio Greco, che negli ultimi tempi ha acquisito rilevanza grazie al suo impatto in vari ambiti. Fin dalla sua nascita, Emilio Greco ha suscitato l’interesse di ricercatori, esperti e pubblico in generale, generando dibattiti e riflessioni sulle sue implicazioni. Attraverso un'analisi esaustiva verranno esplorati i diversi aspetti legati a Emilio Greco, dalla sua origine alla sua influenza sulla società attuale. Allo stesso modo, verranno esaminate le diverse prospettive e posizioni che esistono attorno a questo fenomeno, con l’obiettivo di fornirne una visione completa e obiettiva.
«Greco è il più grande disegnatore che abbiamo in Europa.»
Figlio di Giuseppe e di Domenica Sambuco, frequentò le elementari nell'ex convento di San Placido e in quel periodo, affacciandosi da una grata dal Palazzo Biscari, osservava incantato i resti delle strutture greco-romane che lo portarono a sviluppare una passione per la scultura antica.
Iniziò tredicenne a lavorare come apprendista scalpellino presso la ditta edile di un architetto locale che si occupava principalmente di restauro e realizzazione di monumenti civici.
Tuttavia la Catania del tempo non riuscì a dargli lo spazio che meritava, in quanto «per i giovani la possibilità di esporre opere d'arte si limitava a qualche rara mostra sindacale (…). Nel volgere del tempo però, anche a Catania le cose sono cambiate. Ora esistono, laggiù, degli Istituti d'Arte e operano delle gallerie private».
Nel 1934 conseguì un attestato da esterno presso l'Accademia di Palermo, poi intraprese il servizio di leva nel Regio Esercito. Partecipò ad alcune battaglie coloniali (Africa, Albania) ma seguì passivamente a Roma gli avvenimenti della seconda guerra mondiale. Nel 1947 risiedette e lavorò assieme ad altri celebri artisti a villa Massimo. Dal 1948 al 1952 fu assistente a Quirino Ruggeri grazie ad un concorso per titoli, Liceo di via Ripetta per poi passare nel '52 alla cattedra di scultura all'Accademia di Carrara grazie anche agli indiscussi successi ottenuti. In questo periodo ebbe come allievo il pittore Gualtiero Passani[senza fonte] con il quale intrattenne un rapporto di collaborazione.
Ottenne una grandissima popolarità con il monumento Pinocchio e la Fatina (1956) per il paese di Collodi.
Poetico il suo ciclo delle Grandi bagnanti e i suoi ritratti di giovani donne.
Suoi sono la Fontana Camillo Olivetti a Ivrea, il Monumento a Papa Giovanni XXIII in San Pietro e le Porte del Duomo di Orvieto (1970). Successivamente ad una mostra tournée trionfale, dal 1971 si creò il mito di Greco, culminante con l'istituzione del museo all'aria aperta di Hakone (1800 mq)chiamata "Giardino di Greco" (o "Greco Garden")[senza fonte].
Vittorio Masselli e Emilio Greco (disegni), Giostra di fanciulle, Roma, Razzi, 1963, SBNIT\ICCU\SBL\0259606.
Leonardo Sciascia e Emilio Greco (acquaforte), Racconti siciliani, Le mete, n. 4, Urbino, Istituto Statale d'Arte del Libro, 1966sbn=IT\ICCU\BVE\0654829.
Giulio Briani, Tre favole vere, con disegni di Emilio Greco, Roma, Trevi, 1976, SBNIT\ICCU\RMS\2477969.
Emilio Greco, L'oro antico delle vigne, prefazione di Giacinto Spagnoletti, Roma, 1978, SBNIT\ICCU\SBL\0339310.
(IT, JA) Emilio Greco, 19 poesie per 19 disegni di Greco, Tokyo, Contemporary Sculpture Center, 1978, SBNIT\ICCU\BVE\0542395.
Emilio Greco, Lo Jonio corrusco di vento, Catania-Roma, ASPA, 1980, SBNIT\ICCU\UM1\0094116.
Emilio Greco, Appunti di una vita (1937-1980), introduzione di Giacinto Spagnoletti, Palermo, Sellerio, 1980, SBNIT\ICCU\RAV\0091263.
Gianfranco Nolli (testo) e Emilio Greco (disegni), Apocrifi biblici moderni, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1980, SBNIT\ICCU\CSA\0025539.
Emilio Greco, A ritroso nel tempo. Poesie e prose, a cura di Mario Pisani, Roma, Officina, 1993, SBNIT\ICCU\CFI\0438443.
^Su ciò sono interessanti le sue stesse memorie: cfr. M. Calvesi, C. Esposito Hayter e G. Frazzetto (a cura di), Emilio Greco. Catalogo generale dell'opera incisoria, Roma, 1994, SBNIT\ICCU\NAP\0164658. e in C. L. Ragghianti, Emilio Greco. Disegni e Grafica, in Critica d'Arte, Firenze, 1973, SBNIT\ICCU\RMS\1083785.
Lo sport nell'arte di Emilio Greco (Firenze, Palazzo Pitti, 16 dicembre 1988-15 gennaio 1989), Milano-Roma, Mondadori-De Luca, 1988, SBNIT\ICCU\CFI\0127233.
Carlo Pirovano (a cura di), Emilio Greco scultore (Roma, Palazzo Venezia, 11 marzo-25 maggio 2005), Roma, Il Cigno, 2004, ISBN88-7831-179-0.
Gabriele Simongini (a cura di), Emilio Greco. La vitalità della scultura, Torino, Allemandi, 2013, ISBN978-88-422-2250-7.
Floriano De Santi (a cura di), Emilio Greco. Sulla soglia della forma classica, Massarosa (Lucca), Caleidoscopio, 2004, SBNIT\ICCU\LUA\0161568.
(EN) Recent Sculpture by Emilio Greco and Fine French Pictures, Londra, Roland, Browse & Delbanco, 1955, SBNIT\ICCU\VEA\0707899.
(DE) Bernahrd Degenhart, Emilio Greco (Stoccarda, Württenbergischer Kunstverein, 16 aprile-7 maggio 1959), Monaco di Baviera, Holzinger, 1959, SBNIT\ICCU\USM\1732957.