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Il toponimo Malalbergo viene fatto comunemente derivare dalla malfamata locanda per viaggiatori che qui si trovava fino al XIX secolo. La struttura, situata dove il Canale Navile confluiva nelle paludi a sud di Ferrara, permetteva il ristoro e il riposo ai naviganti e commercianti da e per Bologna.
Storia
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 luglio 1986.[5]
«Campo di cielo, allo specchio d'acqua, d'azzurro, posto a guisa di campagna, caricato dalla lingua di terreno, triangolare, di verde, movente fianco destro, sostenente l'edificio posto in prospettiva, attraversante, con tre archi e tre finestre, fortificato a destra dalla torre vista di spigolo, con porta e due finestre, una per lato, il tutto al naturale e merlato alla guelfa, la torre munita di fanale sorretto da sostegno triangolare, di nero, esso edificio accompagnato a sinistra dal veliero visto di poppa, al naturale, guarnito d'argento, galleggiante sullo specchio d'acqua. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo tagliato di rosso e di azzurro.
«Centro strategicamente importante, durante l'ultimo conflitto mondiale, fu obiettivo di ripetuti e violenti bombardamenti che provocarono numerose vittime civili e la quasi totale distruzione dell'abitato. La popolazione offriva altresì un'ammirevole prova di spirito di solidarietà, prodigandosi in soccorso dei feriti e nel recupero delle salme. I sopravvissuti seppero affrontare, col ritorno alla pace, la difficile opera di ricostruzione morale e materiale. Agosto 1944 - Aprile 1945 / Malalbergo (Bologna)» — 23 aprile 2004[7]
Monumenti e luoghi di interesse
Architetture religiose
Chiesa di Sant'Antonio Abate nel Capoluogo Malalbergo
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano nella frazione di Pegola: la chiesa attuale della frazione di Pegola è situata lungo la statale 64 Porrettana ed è stata costruita nel 2008[8] nei pressi di un fabbricato adibito a cappella in uso dagli anni '60 dopo che la chiesa parrocchiale precedente sita lungo un'ansa del canale Navile a poca distanza dal cimitero risultava troppo decentrata rispetto all'espandersi dell'abitato lungo la statale porrettana. La parrocchiale lungo il canale Navile era stata edificata nel 1892 su una struttura preesistente: sconsacrata dagli anni '60 è oggi in rovina. Dalla chiesa ottocentesca è stato trasferito alla nuova chiesa un dipinto con soggetto i Santi Cosma e Damiano e il miracolo della gamba trapiantata attribuito a Bartolomeo Ramenghi, Il Bagnacavallo[9].
Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera era di 1.163 persone, pari al 13,17% degli abitanti.[11]
Infrastrutture e trasporti
Il comune è attraversato dalla strada statale 64 Porrettana, che lo collega a Bologna e Ferrara. Il servizio di trasporto pubblico a Malalbergo è assicurato dalle autocorse suburbane svolte dalla società TPER.
Fra il 1891 e il 1955 Malalbergo rappresentò il capolinea di una tranvia che la congiungeva con Bologna, intensamente utilizzata sia per il traffico pendolare fra la campagna e gli opifici cittadini che per il trasporto delle barbabietole da zucchero, di cui l'abitato era uno dei principali centri di raccolta.
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
^Malalbergo, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 26 maggio 2023.
^Regio decreto del 5 giugno 1910 che approva gli annessi elenchi degli enti e delle persone ai quali vennero conferite medaglie ed attestazioni di menzione onorevole per l'opera da essi data in occasione del terremoto del 28 dicembre 1908, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 131 (straordinario) del 5 giugno 1910