Oggi, Salizzole ha acquisito una rilevanza senza precedenti nella nostra società. Dalle sue origini ad oggi, Salizzole è stato oggetto di dibattito, ammirazione e costante evoluzione. Il suo impatto è stato avvertito in tutti i settori, dalla politica alla cultura popolare. In questo articolo esploreremo i diversi aspetti di Salizzole, la sua importanza nella vita di tutti i giorni e come ha plasmato il nostro modo di pensare e agire. Dalle sue origini fino alla sua influenza oggi, Salizzole ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'umanità.
Salizzole comune | |
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Castello Scaligero di Salizzole | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Verona |
Amministrazione | |
Sindaco | Angelo Campi (Lega, eletto con lista civica "Orizzonti Nuovi") dal 26-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°15′N 11°05′E / 45.25°N 11.083333°E |
Altitudine | 22 m s.l.m. |
Superficie | 30,7 km² |
Abitanti | 3 749 (31-12-2020) |
Densità | 122,12 ab./km² |
Frazioni | Bionde, Engazzà, Valmorsel |
Comuni confinanti | Bovolone, Concamarise, Isola della Scala, Nogara, Sanguinetto |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 37056 |
Prefisso | 045 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 023068 |
Cod. catastale | H714 |
Targa | VR |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa) |
Cl. climatica | zona E, 2 333 GG |
Nome abitanti | salizzolesi |
Patrono | san Martino |
Giorno festivo | 11 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Salizzole all'interno della provincia di Verona | |
Sito istituzionale | |
Salizzole (Salissól, o Sanizól, in veneto) è un comune italiano di 3 749 abitanti della provincia di Verona in Veneto.
Salizzole dista circa 25 chilometri da Verona ed altrettanti da Legnago. Una parte del suo abitato è contigua con l'abitato di Bovolone. Rispetto al capoluogo di provincia è in posizione sud. Ha tre frazioni, Bionde, Engazzà e Valmorsel, che si sviluppano nella parte meridionale del territorio comunale e distano circa 4 km dal capoluogo. Il corso d'acqua principale è il Tregnon che, come altri fiumi della zona, è affluente del Tartaro
L'ipotesi più accreditata sull'origine del nome di Salizzole è quella che fa derivare il toponimo dalla pianta del salice (latino salix). Questo arbusto doveva ricoprire il territorio dove oggi sorge la città, fra paludi ed altri tipi di vegetazione. La fonte viene considerata la più valida in quanto anche altri paesi della bassa Veronese fanno derivare il proprio toponimo dal nome di alberi o piante presenti nella zona.
Il primo insediamento nella zona si ha a partire dall'età del bronzo. Importanti costruzioni sono tuttora visibili a testimonianza di un passato ricco di storia e di avvenimenti. La storia di Salizzole rimane tuttavia legata e quindi dipendente da quella di Verona.
Il 29 dicembre e il 30 dicembre 2020 una serie di terremoti (il più forte con una magnitudo locale di 4.4) ha avuto epicentro a pochi chilometri dall'abitato senza provocare danni a persone o cose.
Lo stemma del Comune di Salizzole è un'arma parlante ed è stato concesso con il decreto del presidente della Repubblica del 21 marzo 1997.
«Di rosso, al braccio movente dal fianco sinistro, vestito di nero, con il polsino di argento, la mano di carnagione, tenente il fascio di rami di salice ripaiolo, posto in palo, di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»
La chiesa è stata costruita attorno al 1951 per volontà degli abitanti della frazione che dovettero cercare fondi (soprattutto uova, farina) per l'acquisto di materiale edile che sarebbero serviti per erigerla. Per questo è soprannominata "la chiesetta impastata di uova". La struttura è molto semplice e povera. La facciata presenta un piccolo rosone e solo una piccola porta fa accedere dentro l'edificio sacro dove è presente un'unica navata. Non presenta alcuna forma di campanile. All'interno si trova un altare in marmo della Valpolicella che sorregge una statua in legno raffigurante la Madonna. È inoltre presente una statua, sempre di legno dedicata al Santo patrono (San Rocco) che è stata prelevata all'epoca della costruzione della chiesa, da un capitello di Valmorsel. La chiesa a partire dagli anni ottanta è stata dichiarata inagibile e quindi chiusa. Solo verso la fine degli anni novanta è iniziato il restauro e la messa in sicurezza, incentivati da imprenditori locali ed enti pubblici facendo sì che il piccolo e umile tempietto di San Rocco è stato finalmente riaperto nel 2005.
La struttura architettonica comprende due torri di età diversa unite da un corpo centrale. La torre occidentale, merlata, risale al XII secolo; quella orientale con l'adiacente portale d'ingresso è da attribuire da un intervento di Alberto I della Scala, risalente alla fine del XIII secolo. Fu la dimora della famiglia della madre di Cangrande della Scala: Donna Verde dei conti di Salizzole. Attualmente il Castello Scaligero è sede della Biblioteca Comunale di Salizzole e dell'Associazione Anziani "Il Sole". Nel castello si trova anche la Sala Civica, ricavata da un'ala restaurata di recente.
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune di Salizzole erano 264 e costituivano il 6,99% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Sagra di paese e mostra dell'Artigianato, in Piazza Castello a Salizzole il primo fine settimana di giugno.
Fa parte dell'area di produzione del Riso Vialone Nano Veronese che viene coltivato su terreni della pianura veronese irrigati con acqua di risorgiva. Fa inoltre parte della zona di produzione del Mobile d'Arte assieme ad altri pochi comuni limitrofi.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 244311431 |
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