L'importanza di Unione Sportiva Ravenna 1967-1968 nella società odierna è innegabile. Fin dalle sue origini, Unione Sportiva Ravenna 1967-1968 ha rivestito un ruolo fondamentale in molteplici aspetti della vita quotidiana, dalla politica all’economia, dalla cultura alla tecnologia. Negli ultimi anni, l’interesse per Unione Sportiva Ravenna 1967-1968 è cresciuto in modo esponenziale, grazie in parte ai progressi nella ricerca e nello sviluppo che hanno consentito una migliore comprensione della sua importanza e del suo impatto sul mondo. In questo articolo esploreremo il ruolo svolto da Unione Sportiva Ravenna 1967-1968 nella nostra società attuale, nonché la sua evoluzione nel tempo e le possibili implicazioni per il futuro.
Nella stagione 1967-1968 il Ravenna disputa il girone B della Serie C, con 33 punti in classifica ottiene il sedicesimo posto, il torneo è stato vinto dal Cesena con 51 punti che ottiene la promozione in Serie B, al secondo posto con 48 punti il Prato. Retrocedono in Serie D il Pontedera che perde lo spareggio con la Pistoiese, il Città di Castello e la Carrarese.
Ancora un campionato al cardiopalmo quello disputato dal Ravenna in questa stagione, con l'alternarsi di tre tecnici, si parte con in panchina il confermato Giorgio Fioravanti, dopo il pesante cappotto (5-1) subito a La Spezia si cambia, arriva il cremonese Giacomo Mari, dopo la sconfitta di Massa contro gli aquilotti (2-0) si cambia ancora, arriva l'allenatore Walter Gardelli che riesce a centrare una miracolosa salvezza. I giallorossi con molti giovani in campo, hanno sofferto per tutto il campionato, riuscendo a raggiungere l'obiettivo di mantenere la categoria grazie ad un nuovo exploit finale nel quale hanno racimolato nove punti su dodici a disposizione nelle ultime sei partite del campionato. Il giovane Domenico Ciani con dodici reti ha dato un prezioso contributo alla salvezza.