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In questa stagione il Cagliari cambia guida; va via a malincuore il "filosofo" Manlio Scopigno e subentra, nell'indifferenza generale, Edmondo Fabbri, ex C.T. della nazionale, il quale viene ricordato per la clamorosa sconfitta contro la Corea del Nord
ai mondiali del 1966.
Il Cagliari inizia molto bene; in Coppa Italia supera il primo turno di qualificazione.
In campionato non entusiasma; dopo le prime dieci giornate si trova sul fondo della classifica con sei soli punti a causa delle sconfitte consecutive con Juventus, Lazio e Milan. Ma dalla Domenica successiva la squadra reagisce vincendo per 1-0 contro la Sampdoria grazie a un gol di Bobo Gori e riesce a ottenere otto risultati utili consecutivi (5 vittorie e 3 pareggi) portandosi così al sesto posto, una posizione sicuramente più consona al valore tecnico dei sardi. Da qui il campionato continua tra alti e bassi, conseguendo un ottavo posto finale.
In Coppa Italia il cammino dei sardi si interrompe agli Ottavi di Finale.
Come di consueto il cannoniere stagionale è Luigi Riva, che inizia a soffrire di una fastidiosa pubalgia, con 12 reti decisive.
Tra i migliori di questo oscuro campionato si registrano il fantasista Mario Brugnera e l'attaccante Sergio Gori, che si dimostra ancora una volta la "spalla" ideale per Riva.