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Casa Sola-Busca | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Milano |
Indirizzo | via Serbelloni, 10-12 |
Coordinate | 45°28′10.34″N 9°12′04.53″E / 45.46954°N 9.201259°E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1924-1927 |
Realizzazione | |
Architetto | Aldo Andreani |
Casa Sola-Busca (Ca' dell'orègia in dialetto milanese, letteralmente "casa dell'orecchio") è un edificio storico di Milano situato in via Serbelloni ai civici 10 e 12.
Il palazzo fu costruito su un lotto triangolare tra il 1924 e il 1927 su progetto di Aldo Andreani. L'ingresso principale è la parte più decorata del palazzo, in cui si fa ricorso a decorazioni monumentali come timpani, volute e balconi riccamente decorati. Il pian terreno del palazzo è decorato con un bugnato rustico e con finestre decorate da imponenti serraglie: i piani superiori non appartenenti all'ingresso sono decorati con finestre con semplici modanature rettilinee. Molto caratteristico è il citofono dell'ingresso secondario in via Serbelloni 10, non più funzionante, dalle forme di un orecchio, opera dell'architetto stesso ( intitolata " L'orecchio del portinaio ", un pezzo firmato come "Andreani " in onore anche del suo stesso docente di scultura in Brera , Adolfo Wildt (1868-1931) , noto per aver eseguito delle simili sculture. Su questo pezzo si e' diffusa per decenni una falsa credenza , tuttora difficile da eradicare , e cioe' che fosse stato realizzato da Wildt stesso. Viene infatti tuttora impropriamente chiamato " l'orecchio di Wildt ", anziché con il suo reale nome ( "L' orecchio del portinaio" ) e la corretta paternita ' . Ad incorrere in questo errore fu anche il 22/01/1993 , sulle pagine del Corriere della Sera ,cronaca di Milano, il critico Gillo Dolfles, venendo smentito dalla figlia di Andreani stesso, Carla, su quella stessa testata il 14/03/1993. Un altro errore diffuso a mezzo stampa fu quello fatto dal giornalista Sergio Romano sul Corriere della sera, cronaca di Milano, che venne poi corretto il 29/05/2016 dal prof. Roberto Dulio del Politecnico di Milano e cioe' dallo studioso che solo un anno prima, assieme a Marco Lupano, aveva curato una mostra monografica a Palazzo Te di Mantova, dedicata interamente a "Carlo Andreani, architetto e scultore". La palazzina e' denominata dai milanesi, per questa fusione, la Ca' dell'orègia, la casa dell'orecchio.