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Farra di Soligo comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Mattia Perencin (lista civica di centro-destra Farra viva) dal 27-5-2019 (2º mandato dal 10-6-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 45°54′12.9″N 12°06′44.28″E |
Altitudine | 163 m s.l.m. |
Superficie | 28,34 km² |
Abitanti | 8 482 (30-6-2023) |
Densità | 299,29 ab./km² |
Frazioni | Col San Martino, Soligo |
Comuni confinanti | Follina, Miane, Moriago della Battaglia, Pieve di Soligo, Sernaglia della Battaglia, Valdobbiadene, Vidor |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 31010 |
Prefisso | 0438 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 026026 |
Cod. catastale | D505 |
Targa | TV |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media) |
Cl. climatica | zona E, 2 614 GG |
Nome abitanti | farresi |
Patrono | santo Stefano |
Giorno festivo | 26 dicembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Farra di Soligo (Fara in veneto) è un comune italiano di 8 482 abitanti della provincia di Treviso in Veneto.
Il territorio del comune è delimitato a nord da una catena di colli, ai piedi dei quali si collocano i centri abitati, in un'area che si fa pianeggiante e che ad est è lambita dal fiume Soligo.
Il paese si sviluppa lungo la strada provinciale SP32, la strada del Conegliano-Valdobbiadene D.O.C.G. In particolare a Farra di Soligo i colli, con direzione est-ovest, vengono tagliati in direzione nord-sud da dei ruscelli a carattere torrentizio formando 5 vallate, con caratteristiche uniche.
Nei suddetti colli, ora patrimonio UNESCO, si sviluppa una viticoltura eroica a causa delle elevate pendenze che non ne consentono la meccanizzazione, Qui si produce il Conegliano-Valdobbiadene D.O.C.G.
Farra riflette il longobardo fara, con cui si indicava un piccolo insediamento demografico o fondiario. Con R. D. 10 novembre 1867 è stato aggiunto il nome della frazione Soligo per distinguere il toponimo dai tanti altri con identica origine; questo potrebbe essere un prediale derivato da un personale latino Sulla o Solius.
Farra sorse forse in epoca longobarda. Nel secolo IX faceva parte della Marca trevigiana e nel secolo successivo entrò nel territorio della Contea vescovile di Ceneda. Nel secolo XIII fu data in feudo ai Da Camino, dai quali passò nel 1321 ai conti di Collalto, che a loro volta nel 1337 la cedettero a Venezia. I Da Camino del ramo di Ceneda di Sotto tentarono fino al 1422 di contrastare Venezia e di riprendersi Farra.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con D.P.R. del 6 ottobre 1953.
«D'argento, al castello di rosso torricellato di un pezzo centrale, merlato alla guelfa, aperto e finestrato del campo, sormontato da una croce patente di nero, scorciata. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il castello turrito rappresenta le varie fortificazioni medievali presenti sul territorio. Gli smalti di rosso del castello e d'argento del campo riprendono i colori della Marca Trevigiana e di Ceneda e la merlatura alla guelfa fa riferimento ai vescovi cenedesi che ne furono feudatari. La croce nera patente e scorciata è simbolo della signoria dei Da Camino.
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di bianco.
Situata a Col San Martino, fu costruita intorno al 1100 sulla cima di un colle, forse in luogo di un precedente castello, da dove domina la vallata. Si ricorda soprattutto per i caratteristici orologi di grandi dimensioni posti su due facce del basso e robusto campanile romanico. La chiesa ha facciata a capanna e l'interno, a una navata coperta da capriate lignee, conserva degli affreschi del XV secolo, attribuiti al pittore Giovanni di Francia.
Edificio religioso di piccole dimensioni, la chiesa di San Gallo domina il colle omonimo, sopra la frazione di Soligo, con panorama sulla vallata di Pieve e sui colli circostanti (Feletto, Collalto, Montello).
Degna di nota per gli affreschi del XIV secolo in essa custoditi.
La parrocchiale di Farra, intitolata a santo Stefano, venne edificata nel XX secolo. Al suo interno sono custodite opere di pregio tra cui la pala d'altare di Francesco da Milano.
Rappresentano di un fortilizio medievale ancora in buone condizioni grazie ai recenti restauri. Originarie del IX-X secolo, dal 1233 sono attestate come feudo dei Caminesi, per poi passare ai Collalto un secolo dopo. Distrutte dagli Ungari di Pippo Spano nel Quattrocento, caddero in rovina.
L'insieme si articola in tre torri di diverse dimensioni collegate tra loro da una cinta muraria.
Più recenti, ci sono numerose grotte scavate durante la Grande Guerra dall'esercito Austro-ungarico come rifugio ai punti di osservazione utilizzati per correggere i colpi d'artiglieria.
Numerosi sentieri, curati dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane, collegano Col San Martino e Farra di Soligo, passando attraverso il Monte Moncader e le altre colline della zona, ricche di boschi di castagni e betulle.
In pianura, altri sentieri da percorrere in bicicletta si estendono verso sud nella zona dei palù, entrando nel comune di Sernaglia della Battaglia.
Nel giardino di Villa de Toffoli sorge un grande Platanus orientalis, la cui circonferenza è di 5,2 metri, per un'altezza di 28; è classificato nella lista dei circa 22.000 alberi monumentali italiani tutelati dalla guardia forestale e uno dei 16 dislocati in provincia di Treviso.
Popolazione per età, sesso e stato civile
Al 31 dicembre 2022 gli stranieri residenti nel comune erano 802, ovvero il 9,4% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:
Frazione di circa 3.000 abitanti, Col San Martino si sviluppa ad ovest del centro comunale, rinomata per la mostra del vino.
Frazione che lega il suo nome al fiume omonimo. Rinomata per la manifestazione calici di stelle dalla cima al fondo.
La produzione vitivinicola è molto diffusa, costituendo il cardine del settore agricolo del comune, annoverato tra quelli del Distretto DOCG del Prosecco Superiore di Conegliano-Valdobbiadene.
Come in molte aree del nord-est, anche il comune di Farra è interessato dalla presenza di piccole imprese manifatturiere, che, nella zona confinante con Pieve di Soligo, si specializza nella produzione di mobili.
La denominazione del comune fino al 1867 era Farra.
Farra di Soligo è sede di due associazioni sportive di Pallavolo, la Volley Piave. (femminile) e La Piave. (maschile).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 145563360 |
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