Nel mondo di oggi, Mantova Calcio 1994 2001-2002 è un argomento che suscita grande interesse e dibattito. Che sia per la sua rilevanza storica, per il suo impatto sulla società o per la sua influenza a livello personale, Mantova Calcio 1994 2001-2002 è un argomento che non passa inosservato. Nel corso degli anni ha generato pareri contrastanti ed è stato oggetto di numerosi studi e indagini. In questo articolo esploreremo i diversi aspetti legati a Mantova Calcio 1994 2001-2002, analizzandone l'importanza, le implicazioni e le varie prospettive che esistono attorno ad esso. Dal suo impatto sulla cultura popolare alla sua rilevanza in campo accademico, Mantova Calcio 1994 2001-2002 rappresenta senza dubbio un argomento di grande importanza oggi.
La stagione 2001-2002 ha visto il Mantova partecipare al girone B della Serie C2, con 46 punti in classifica si è piazzato in nona posizione, il campionato ha promosso in C1 con 70 punti il Teramo, e la Sambenedettese che ha vinto i play off. Nel corso di questa stagione la proprietà del Mantova passa dopo solo due anni, da Mario Cioli ad una cordata veronese con presidente Andrea Fagnani. Il tecnico milanese Marco Falsettini inizia la stagione, ma resiste in sella fino a dicembre, poi ci provano Mirko Benevelli e Sauro Frutti, fino al termine del girone di andata con il Mantova a 18 punti, un solo punto sopra la zona playout. Nel girone discendente, dal 6 gennaio è la volta di Roberto Boninsegna, con lui i virgiliani si risollevano e chiudono il torneo con 46 punti a metà classifica. Miglior marcatore biancorosso con 9 reti è stato Gabriele Graziani. Nella Coppa Italia di Serie C il Mantova disputa ad agosto il girone E di qualificazione, che ha promosso la Spal, per differenza reti su Mantova e Cremonese.