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Tram ATM serie 4800 | |
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Vettura tranviaria articolata a 3 casse | |
Vettura serie 4800 | |
Anni di costruzione | 1971 (prototipo) 1973-1977 (serie) |
Anni di esercizio | 1971-2010 |
Quantità prodotta | 1 (prototipo) 43 (serie) |
Costruttore | Officine ATM (prototipo) Mauri, OCIT (serie) |
Lunghezza | 28.200 mm |
Larghezza | 2.406 mm |
Altezza | 3.770 mm |
Capacità | 49 posti a sedere 231 posti in piedi |
Quota del piano di calpestio | 884 mm |
Scartamento | 1.445 mm |
Interperno | 7.200 mm |
Passo dei carrelli | 1.800 mm |
Massa in servizio | 56,2 t |
Massa vuoto | 38 t |
Rodiggio | Bo'Bo'Bo'Bo' |
Potenza oraria | 8 x 33 kW |
Velocità massima omologata | 45 km/h |
Alimentazione | elettrica da linea aerea |
Tipo di motore | TIBB Milano 40 |
Dati tratti da: Cornolò, Severi, op. cit., p. 139 ATM - Scheda serie 4800 |
Le vetture tranviarie serie 4800 dell'ATM di Milano erano una serie di vetture tranviarie articolate a 3 casse, utilizzate sulla rete tranviaria cittadina.
Alla fine degli anni sessanta del XX secolo, sulla rete tranviaria di Milano si registrava una sovrabbondanza di vetture tranviarie ad una cassa, a causa della riduzione delle linee conseguente all'espandersi della metropolitana.
Contemporaneamente alcune linee (le cosiddette "linee di forza"), a causa dell'espansione delle periferie, stavano conoscendo una crescita di traffico, che necessitava di introdurre nuovi mezzi a grande capacità.
L'Azienda Tranviaria Municipale decise pertanto di allestire un prototipo di vettura articolata a tre casse, utilizzando per le due casse d'estremità due vetture della serie 5300, opportunamente "tagliate", e per la cassa centrale la vettura 5451. I tre elementi erano collegati da due giostre Urbinati, poggianti sui carrelli delle ex vetture 5300.
Il prototipo, numerato 4801, venne realizzato dalle officine generali di via Teodosio e presentato nel 1971; durante i due anni successivi venne provato in esercizio regolare sulla linea 15, particolarmente trafficata soprattutto nella tratta verso il quartiere Gratosoglio.
In seguito ai buoni risultati ottenuti nelle prove, si decise di allestire una serie di 43 unità, numerate da 4802 a 4844; per le casse d'estremità si usarono ex vetture 5200-5300, opportunamente "tagliate" dalla carrozzeria Mauri di Desio, e per l'elemento centrale un modulo ex-novo costruito dalle officine di Cittadella. Il montaggio dei tre elementi avveniva nelle officine ATM.
Le 4800, subito soprannominate "jumbotram" per le loro dimensioni imponenti, vennero poste in servizio sulle linee a maggiore traffico, dividendosi il compito con l'altra serie di "jumbotram", le 4900, consegnate a partire dal 1976.
A partire dal 1995, 32 unità furono ammodernate con l'applicazione di un nuovo avviatore automatico, nuovi interni, nuova fanaleria e la modifica della livrea con l'eliminazione della banda nera; le 12 unità non ammodernate furono ritirate dal servizio nel 2001.
La carriera delle 4800 volse al termine a causa dell'immissione in servizio delle vetture delle serie 7000, 7100 e 7500; le ultime unità cessarono l'esercizio il 31 dicembre 2010.
Allo stato odierno, l'unità 4825 è accantonata in buone condizioni al deposito tranviario ATM di via Messina, le altre unità sono state demolite o risultano accantonate nel deposito di Precotto.