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Al termine della stagione 1948-49 per il Livorno è la fine di un'epoca, saluta la Serie A che rivedrà ancora dopo oltre mezzo secolo. La squadra parte male, poi una timida reazione fa sperare nell'atteso cambio di marcia, ma è un fuoco di paglia. Pur barcollando il Livorno riesce a rimanere in corsa per la "salvezza" sino all'ultima giornata. L'Ardenza diventa terra di conquista e non basteranno tre allenatori a risollevare morale e risultati, Mario Magnozzi in partenza, poi il mago del Bologna Hermann Felsner ed infine Ostilio Capaccioli come giocatore-allenatore. La speranza è rimasta accesa fino al 5 giugno, all'ultima giornata, quando per ironia della sorte, l'Atalanta di Ivo Fiorentini vince a Livorno e spinge in Serie B la sua ormai ex squadra dei miracoli. Unico sorriso di stagione le 19 reti realizzate dall'attaccante Carlo Stradella, quarto nella classifica marcatori, nonostante la retrocessione. La stagione 1948-49 è stata funestata dalla tragedia di Superga nella quale è perita l'intera squadra del Grande Torino, dopo aver conquistato cinque scudetti di fila.