Nel mondo di oggi, Za'atar occupa un posto centrale nella nostra vita. Che sia per il suo impatto sulla società, per la sua rilevanza storica o per la sua influenza sulla cultura popolare, Za'atar è un argomento che non lascia nessuno indifferente. Ormai da molti anni Za'atar è oggetto di dibattiti e discussioni e la sua importanza non ha fatto altro che aumentare nel tempo. In questo articolo esploreremo diversi aspetti di Za'atar, analizzando la sua evoluzione nel tempo, il suo impatto sulla società odierna e la sua rilevanza nel mondo moderno.
Lo za'atar è una mistura di spezie tradizionalmente composta da timo, sesamo e sale, ma la cui composizione può anche prevedere origano, cumino, semi di finocchio, santoreggia, maggiorana, sommacco, issopo.
Come per molte miscele orientali di spezie, ogni famiglia ha la sua ricetta. Si conserva sott'olio, sotto sale, o fatta essiccare al sole.
Costume
In Libano si crede che questa miscela di spezie rafforzi il corpo e la mente; perciò i bambini sono incoraggiati a mangiare cibi insaporiti con za'atar (un sandwich aromatizzato allo za'atar è una colazione tradizionale prima di un esame). La miscela è popolare nell'area dell'ex-Impero ottomano (Libano, Egitto, Turchia, Siria, Giordania, ed è molto usata anche con la focaccia (manakish b zattar) che viene consumata in prevalenza per colazione. A Zahle o Zahlé (in arabo: زحلة, Zahla) gli antenati della famiglia Zaatar producevano medicina a base di timo (considerata oggi omeopatica). Alcune ricette dell'inizio novecento testimoniano questo passato in libri scritti a mano ed in arabo. Nel dialetto Siracusano il timo viene chiamato Zattra o Sattra mentre in quasi tutta la Siciliana viene conosciuto come Sataredda, parola indubbiamente molto vicina a Za'atar.
Cucina tipica
È usata per speziare pani, carni e verdure e mescolata con olio di oliva viene spalmata sulla base di una sorta di piccola focaccia mediorientale, chiamata manouche (singolare) o manakish. Viene anche aggiunta al labne (uno yogurt che è stato scolato fino a fargli raggiungere la consistenza di un formaggio cremoso dal sapore intenso).
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