In questo articolo esploreremo l'affascinante vita e l'eredità di Antonio Pedro Sancho Dávila y Osorio, il cui impatto ha trasceso confini e generazioni. Dalle umili origini fino alla sua affermazione come figura di spicco nel suo campo, Antonio Pedro Sancho Dávila y Osorio ha lasciato un segno indelebile nella storia. In queste pagine scopriremo le tappe più significative della sua carriera, i suoi successi più importanti e l'impatto che ha avuto sulla società. Attraverso testimonianze, analisi e riflessioni, ci immergeremo nella vita e nell'opera di Antonio Pedro Sancho Dávila y Osorio, riconoscendone l'importanza e celebrando il suo inestimabile contributo all'umanità.
Antonio Pedro Sancho Dávila y Osorio (1615 – Madrid, 27 febbraio 1689) è stato un nobile spagnolo.
Figlio primogenito del III marchese di Velada, Antonio Sancho Dávila y Toledo Colonna, militare e uomo di stato al servizio di Filippo IV e di Constanza Osorio, figlia di Pedro Álvarez Osorio, marchese di Astorga.
Si sposò in prime nozze con Juana María de Velasco y Osorio, marchesa di Salinas de Río Pisuerga; in seconde nozze con Ana María de Guzmán y Silva, contessa di Saltés; in terze nozze con Pimentel, figlia dei conti-duchi di Benavente; non ebbe eredi e perciò i suoi titoli nobiliari passarono a sua sorella Ana, unico sopravvissuta dei suoi fratelli al momento della sua morte.
Fu X marchese d Astorga, IV di Velada e III di San Román, IX conte di Trastámara e X di Santa Marta, signore della Casa di Villalobos e due volte Grande di Spagna
Alla fine della sua vita fu gentiluomo di camera di Filippo IV e Carlo II, capitano dell'esercito spagnolo durante la sollevazione della Catalogna, governatore delle piazze nordafricane di Orano e Mazalquivir, viceré di Valencia, ambasciatore di Spagna a Roma, viceré di Napoli, consigliere di stato e maggiordomo maggiore della regina Maria Luisa di Orleans.
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