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Gaspar Méndez de Haro | |
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stampa del duca Gaspar Méndez de Haro | |
Duca di Olivares Marchese di El Carpio Viceré di Napoli | |
In carica | 26 novembre 1661 – 16 novembre 1687 |
Predecessore | Luis de Haro |
Successore | Catalina de Haro |
Nome completo | Gaspar Méndez de Haro y Guzmán |
Trattamento | Don |
Onorificenze | Grande di Spagna |
Altri titoli |
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Nascita | Napoli, 1629 |
Morte | Napoli, 16 novembre 1687 |
Sepoltura | Loeches |
Luogo di sepoltura | Basilica santuario di Santa Maria del Carmine Maggiore |
Dinastia | de Haro |
Padre | Luis Mendez De Haro |
Madre | Catarina Fernández de Córdoba y Aragón |
Coniugi | Antonia de la Cerda Enríquez de Ribera y Portocarrero Teresa Enriquez de Cabrera |
Figli | Catalina de Haro |
Religione | Cattolicesimo |
Gaspar Méndez de Haro y Guzmán settimo marchese di El Carpio, quarto duca di Olivares (Napoli, 1629 – Napoli, 16 novembre 1687) è stato un politico e collezionista d'arte spagnolo.
Figlio di don Luis de Haro, marchese del Carpio, e Catarina Fernández de Córdoba y Aragón. Suo padre fu un valente primo ministro e consigliere di re Filippo IV di Spagna.
Gaspar aveva l'ambizione di seguire i passi di suo padre, ma fu frustrato nelle sue ambizioni; ritenuto sospetto per essere dietro a un programma per uccidere il re facendo scoppiare il palazzo di Buen Retiro. Come punizione, fu inviato in Portogallo per combattere i rivoltosi. Nel 1677, è stato riabilitato e inviato a Roma come ambasciatore; nel luglio 1682 divenne Viceré di Napoli, fino alla sua morte nel 1687.
Gaspar de Haro era un rinomato collezionista di arte. Durante il suo soggiorno a Roma il suo agente, Antonio Saurer ha negoziato a Venezia l'acquisizione di importanti opere d'arte. Alla sua morte, nel 1687, aveva una collezione di 3.000 dipinti di valore, 1200 in Spagna e il resto a Napoli. Nella sua collezione c'erano opere di Velázquez (Venere Rokeby), Tiziano, Tintoretto, Antonello da Messina, Luca Giordano.
Gaspar de Haro è sepolto nel panteone dei conti-duca di Sanlúcar la Mayor e Olivares a Loeches vicino a Madrid, presso la Basilica santuario di Santa Maria del Carmine Maggiore c'è una lapide nella quale si afferma siano state sepolte le sue viscere.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 25551534 · ISNI (EN) 0000 0000 7736 1315 · CERL cnp00583731 · LCCN (EN) no2010050544 · GND (DE) 124997678 · BNE (ES) XX1009331 (data) · BNF (FR) cb165733821 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-no2010050544 |
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