Liósálfar

Questo articolo affronterà il tema Liósálfar, che è stato di grande interesse e rilevanza in vari contesti nel corso della storia. Fin dalle sue origini, Liósálfar ha suscitato curiosità e dibattito tra esperti e appassionati, generando infinite teorie, studi e ricerche che cercano di comprenderne appieno il significato e l'impatto sulla società. Nel corso degli anni Liósálfar ha ricoperto un ruolo fondamentale in diversi ambiti, dalla cultura e l'arte, alla scienza e alla tecnologia, lasciando un segno indelebile nell'umanità. In questo senso è fondamentale analizzare e riflettere su Liósálfar, sulle sue molteplici sfaccettature e sulla sua influenza sul mondo contemporaneo.

I Liósálfar, o Elfi della Luce, sono una tipologia di elfo della mitologia norrena, in contrasto con gli Svartálfar, gli elfi delle Tenebre.

Tale suddivisione è riscontrabile solo nella Edda in prosa e nei testi basati su di essa; inoltre è ora concordato che tale opera rifletta quel frammisto di miti sia pagani che cristiani sui nani, demoni e angeli che convivevano della società islandese del XIII secolo, nonché una sorta di "paganizzazione" della cosmologia cristiana che Snorri Sturluson probabilmente riprendeva dal Elucidario di Onorio Augustodunense. Pertanto diversi autori, osservando anche l'elusivo utilizzo del termine Døkkálfar (o Svartálfar), considerano i Liósálfar come sinonimo di Elfi, mentre Døkkálfar come sinonimo di nani.

Note

  1. ^ Alaric Timothy Peter Hall, Elves in Anglo-Saxon England: Matters of Belief, Health, Gender and Identity, Boydell Press, 2007, p. 23–26.
  2. ^ Clive Tolley, Shamanism in Norse myth and magic, I, Helsinki, Academia Scientiarum Fennica, 2009, p. 220, ISBN 978-951-41-1030-6.
  3. ^ Terry Gunnell, How Elvish were the Álfar?, in Andrew Wawn, Graham Johnson e John Walter (a cura di), Constructing Nations, Reconstructing Myth: Essays in Honour of T. A. Shippey, Making the Middle Ages, n. 9, Turnhout, Brepols, 2007, p. 111–30.