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Stazione di Genova Piazza Principe Sotterranea | |||
Tipo | servizio ferroviario urbano | ||
Stati | Italia | ||
Città | Genova | ||
Apertura | 1964 | ||
Linee impiegate | 3 | ||
Gestore | Trenitalia | ||
Vecchi gestori | FS (1964-2001) | ||
Mezzi utilizzati | Vivalto, Rock, Pop, Jazz, Carrozze Medie Distanze, Carrozze Piano Ribassato, E.464 | ||
N. stazioni e fermate | 21 | ||
Lunghezza | 50 km | ||
Velocità media | 80/90 km/h | ||
Scartamento | 1.435 mm | ||
Elettrificazione | 3 kV cc | ||
Mappa del servizio ferroviario urbano genovese aggiornato al 2022 | |||
Trasporto pubblico | |||
Il servizio ferroviario urbano di Genova viene esercitato da Trenitalia sulle linee ferroviarie interessanti il capoluogo ligure, servendo un totale di 21 stazioni. Dall'offerta è esclusa la fermata di Genova Vesima, posta all'estrema periferia occidentale della città, che, a causa dello scarso traffico legato ad essa (dipendente quasi esclusivamente da bagnanti), viene servita saltuariamente da alcuni treni nella sola stagione estiva.
Il servizio ferroviario urbano di Genova venne attivato il 31 maggio 1964, in concomitanza all'entrata in vigore dell'orario estivo; esso si estendeva sulle tratte all'interno del territorio cittadino delle linee per Ventimiglia, Torino/Milano e La Spezia (rispettivamente fino a Voltri, Pontedecimo e Nervi).
Nel 1987, per superare la congestione della tratta centrale fra le stazioni di Genova Sampierdarena e Genova Brignole, vennero aperti i cantieri per il quadruplicamento del binario, riutilizzando vecchi raccordi portuali; l'opera, comprendente la nuova fermata a due binari di Genova Piazza Principe Sotterranea, venne attivata con il cambio d'orario del 23 maggio 1993.
Negli anni successivi vennero realizzate nuove fermate, allo scopo di aumentare la capillarità del servizio: il 25 settembre 1994 venne attivata la fermata di Genova Costa di Sestri Ponente e l'11 dicembre 2005 le fermate di Genova San Biagio (in Val Polcevera) e Genova Via di Francia (nel complesso WTC di San Benigno).
Il 2 aprile 2006 venne aperta la nuova fermata di Genova Pra, in sostituzione del precedente impianto.
Il nodo ferroviario di Genova è attualmente interessato da importanti lavori di potenziamento infrastrutturale, che prevedono:
Tali opere, dal 2019, sono state accorpate alla realizzazione del Terzo valico, una nuova linea ferroviaria ad alta velocità tra la Liguria e la Pianura Padana per il trasporto di merci e persone. La loro realizzazione consentirà di separare i traffici locali da quelli a lunga percorrenza, permettendo così l'aumento della frequenza e della velocità dei treni del servizio urbano.
Per rilanciare l'uso del treno come mezzo veloce e sostenibile, il Comune si è espresso in favore della creazione di una "metropolitana ferroviaria" costituita potenziando il servizio urbano. Nell'ambito di tale prospettiva, sono state ipotizzate nuove stazioni e fermate.
A partire dal 2010 sono stati chiusi al traffico il binario 2 (lato mare) di Piazza Principe Sotterranea ed il binario 2 di via di Francia, per consentire i lavori di collegamento tra le vecchie e le nuove gallerie nella tratta Principe-Brignole. Tali lavori sono rimasti fermi per anni a causa del fallimento delle aziende appaltatrici, ripartendo nel 2020 sotto la direzione del consorzio COCIV.
Nel 2021 si sono conclusi i lavori sul binario pari sotterraneo, che ha potuto essere riaperto, e sono iniziati quelli sul binario dispari, che è stato chiuso.
Tra il 2021 e il 2022 si sono conclusi gli scavi sulle gallerie "Colombo" e "San Tomaso".
All'inizio del 2024 è stata installata la catenaria e realizzato un tunnel artificiale a Brignole nel tratto compreso fra la futura banchina di sosta e l'imbocco delle due gallerie; tale intervento ha richiesto la soppressione temporanea dei binari 11 e 12 della stazione Brignole .
Nel dicembre 2020 sono stati presentati i progetti definitivi ed il bando di gara per la realizzazione delle stazioni di Erzelli-Aeroporto e Cornigliano-Est.
Nel dicembre 2022 sono ufficialmente partiti i cantieri per realizzare la stazione di Erzelli-Aeroporto, affidati a Italferr.
Nel primo progetto del riassetto del nodo ferroviario genovese presentato da RFI nel 2008 era previsto di aggiungere diverse stazioni intermedie, costruite come fermate passanti in modo da servire in modo più capillare i diversi distretti della città. Alla ripartenza dei lavori dopo gli anni di blocco, tali fermate non comparivano più nei progetti di RFI, tuttavia secondo il progetto di "metropolitana ferroviaria" presentato dal Comune nel 2023 alcune di queste potrebbero essere realizzate:
Altre stazioni sono state nel tempo ipotizzate, ma i progetti proposti non si sono concretizzati:
Il materiale rotabile utilizzato dal servizio ferroviario urbano di Genova è sempre stato, sostanzialmente, lo stesso utilizzato per i treni regionali in servizio in Liguria ed attestati nel capoluogo.
Per l'esercizio vennero inizialmente utilizzate le automotrici della serie ALe 803, all'epoca i mezzi più moderni per i servizi vicinali; successivamente, a partire dal 1976, furono impiegate le ALe 801 / 940, dalle prestazioni più brillanti.
Tra gli anni '80 e gli anni 2000, il servizio urbano fu regolarmente eseguito con convogli di carrozze Doppio Piano Casaralta, carrozze a Piano Ribassato e carrozze "navetta" MDVC e MDVE, abbinate in prevalenza a locomotive E.646 ed E.656, successivamente affiancate e sostituite dalle più moderne E.464; gli ALe/Aln 501 "Minuetto", introdotti nel 2004, raramente coprirono le tratte cittadine, data la loro esigua capienza e l'impossibilità di viaggiare accoppiati.
Nel periodo tra il 2006 ed il 2012 nella rete urbana genovese, così come in altri servizi ferroviari regionali liguri, furono impiegati anche gli elettrotreni ALe 426/Le 736/ALe 506, detti TAF (Treno ad Alta Frequentazione).
A partire dal 2010, con l'introduzione in Liguria dei nuovi convogli a doppio piano "Vivalto", prima in livrea XMPR unificata e in seguito in livrea DPR (riservata a treni regionali e urbani), vennero gradualmente sostituite le vecchie vetture, in particolare le ALe 801, ritirate definitivamente dal servizio nel 2016.
Dal 2019 fecero la loro comparsa sulle linee i moderni ETR 425 di fabbricazione Alstom, soprannominati "Jazz", più veloci e silenziosi, anche se meno capienti dei Vivalto, e progettati appositamente per il servizio regionale e locale, che da allora sono impiegati soprattutto sulla linea in direzione Ovada-Acqui Terme.
Tra il 2019 ed il 2020 furono introdotti altri due elettrotreni di nuova generazione: gli ETR 104 detti "Pop" costruiti da Alstom e gli ETR 521 detti "Rock" di fabbricazione Hitachi Rail. Questi ultimi, composti da cinque carrozze a doppio piano, sono dotati di capienza ben superiore, risultando in grado di sostituire le vecchie carrozze Casaralta, accantonate nel marzo 2020.
Tra maggio e giugno del 2023 le Carrozze Vicinali a Piano Ribassato hanno cessato il servizio in Liguria per essere trasferite in Puglia e nel sud Italia.
Ad oggi, la rete ferroviaria urbana di Genova è servita dai convogli "Vivalto", MDVC, MDVE (i rotabili più vecchi circolano soprattutto nelle fasce d'orario a bassa frequentazione) con le locomotive E.464 e dai nuovi elettrotreni "Jazz", "Rock" e "Pop".
Il servizio ferroviario urbano viene esercito lungo tre direttrici complessivamente catalogate come relazione metropolitana M45:
È in vigore un sistema tariffario integrato, che consente l'utilizzo dei treni urbani di Trenitalia e dei mezzi pubblici urbani gestiti da AMT, compresa la metropolitana. Tale sistema tariffario prevede sia biglietti che consentono di accedere ad entrambe le tipologie di mezzi che biglietti che consentono di utilizzare solamente i treni di Trenitalia nelle tratte urbane genovesi, escludendo i mezzi AMT.