Ossido di cerio(III)

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Ossido di cerio(III)
Nome IUPAC
Triossido di dicerio
Nomi alternativi
CI 77280
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareCe2O3
Massa molecolare (u)328,24 g/mol
Aspettopolvere verde/gialla
Numero CAS1345-13-7
Numero EINECS215-718-1
PubChem9905479
SMILES
....
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)6,86
Solubilità in acquainsolubile
Temperatura di fusione2177 °C (2450 K)
Proprietà tossicologiche
DL50 (mg/kg)475
Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma473,15
TLV (ppm)0,68
Frasi H--

L'ossido di cerio(III) è un composto chimico di formula Ce2O3; in condizioni normali si presenta come una polvere di colore verde-giallo.

Produzione

L'ossido di cerio(III) è prodotto per riduzione dell'ossido di cerio(IV) con idrogeno a una temperatura di circa 1700 K, ottenendolo in una forma stabile all'aria. Se il processo di riduzione è effettuato ad altre temperature, l'ossido di cerio(III) prodotto sarà piroforico.

Applicazioni

Trattamento gas di scarico

L'ossido di cerio(III) viene impiegato nelle marmitte catalitiche come convertitore catalitico per la riduzione delle emissioni di monossido di carbonio dai gas di scarico dei veicoli a motore.

In condizioni di carenza di ossigeno (miscela grassa), l'ossido di cerio(IV) viene ridotto dal monossido di carbonio a ossido di cerio (III):

Quando invece vi è un eccesso di ossigeno (miscela magra), il processo si inverte e l'ossido di cerio(III) viene ossidato a ossido di cerio(IV):

Idrolisi dell'acqua

L'ossido di cerio(III) può essere impiegato per la produzione di idrogeno, nel ciclo dell'ossido di cerio(IV)-ossido di cerio(III), un processo termochimico a due fasi di idrolisi dell'acqua.

Porcellane dentali fluorescenti

Addizionato ad una ceramica assieme ad ossido di stagno(II) (SnO), l'ossido di cerio(III) viene impiegato per la produzione di porcellane fluorescenti. Tale fluorescenza è osservata solamente dopo la cottura della porcellana, la quale sarà in grado di assorbire luce ultravioletta per poi emettere nel visibile a circa 400nm, conferendole uno spettro di emissione simile a quello dei denti naturali.

Note

  1. ^ a b (EN) Dale L. Perry, Sidney L. Phillips, Handbook of inorganic compounds, CRC Press, 1995, p. 106, ISBN 0-8493-8671-3.
  2. ^ (EN) N.F. Izmerov, et al., Toxicometric Parameters of Industrial Toxic Chemicals Under Single Exposure, Mosca, Centre of International Projects, GKNT, 1982, p. 33, ISBN 0-8493-8671-3.
  3. ^ (EN) Angstrom Sciences, Scheda di sicurezza dell'ossido di cerio(III) (PDF) [collegamento interrotto], su angstromsciences.com, Angstrom Sciences, 25, 1.
  4. ^ Sostanza non pericolosa secondo la regolamentazione (CE) N. 1272/2008.
  5. ^ Scheda del composto su GESTIS consultata il 21.03.2023.
  6. ^ (DE) Georg Brauer, Handbuch der präparativen anorganischen Chemie, 3 Bände, Ferdinand Enke Verlag Stuttgart, maggio 2002, p. 1090, ISBN 3-432-02328-6.
  7. ^ (EN) SolarPACES, Produzione di idrogeno tramite cicli di idrolisi termochimica solare, su solarpaces.org. URL consultato l'8 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2009).
  8. ^ (EN) D.R. Peplinksi, W.T. Wozniak and J.B. Moser, Spectral Studies of New Luminophors for Dental Porcelain (PDF) [collegamento interrotto], in Journal of Dental Research, vol. 59, n. 9, settembre 1980, p. 1503.

Collegamenti esterni